Si è svolto il 12 marzo, all’interno dell’aula magna “Saetta e Livatino” del Palazzo di giustizia di Caltanissetta il convegno formativo dal titolo “Maltrattamenti in famiglia, codice rosso e violenza domestica”, che ha visto coinvolti diversi protagonisti del settore civile e penale.
Organizzato dalla Scuola Superiore di Magistratura, in collaborazione con il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Caltanissetta, con l’AIAF Sicilia e con la Polizia di Stato, l’incontro, che rientra nell’obbligo della formazione continua, ha voluto offrire una riflessione ragionata, consapevole ed empirica al fine di osservare gli strumenti di tutela verso la violenza di genere.
«Parleremo – ha affermato, in un’intervista rilasciata pochi minuti prima dell’inizio del convegno, Concetta Gentili, avvocato del Foro di Santa Maria Capua Vetere e presidente AIAF Campania – non solo degli aspetti penali del Codice Rosso, ma anche di quelli civili. È la prima volta che, in Italia, c’è un procedimento civile che riguarda le vittime di violenza.»
Punto focale è stato, oltre agli strumenti di tutela, l’iter procedurale nella ratio legis – scopo della legge – all’interno della riforma Cartabia, entrata in vigore lo scorso primo marzo 2023.
Una novità, dunque, all’interno dell’avvocatura e della magistratura che trovano sinergia anche nelle forze dell’ordine, protagoniste anch’esse nel contrasto della violenza di genere e nell’applicazione del Codice Rosso – legge che rafforza la tutela delle vittime di violenza.
Ha dichiarato, in un’intervista rilasciata pochi minuti prima dell’inizio del convegno, l’avvocato Gabriella Rossana Lomonaco, presidente dell’AIAF Sicilia: «La formazione è molto importante, perché l’avvocato che si occupa di relazioni familiari deve avere un bagaglio culturale e di preparazione tale da poter affrontare tutte quelle situazioni che gli vengono prospettate, e la cui trattazione è più che mai delicata proprio perché attinente al diritto di famiglia.»
A un anno dall’entrata in vigore della riforma Cartabia i processi relativi alle vittime di violenza si evolvono affiancando al codice penale quello civile, inteso come regolazione delle relazioni famigliari.
L’incontro, con gli indirizzi di saluto di Fabio d’Anna, procuratore generale presso la Corte d’Appello di Caltanissetta, Cesare Zucchetto, presidente del tribunale di Caltanissetta, Salvatore De Luca, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Caltanissetta, di Pinuccia Albertina Agnello, Questore di Caltanissetta, e Antonella Macaluso in rappresentanza di Alfredo Saia, presidente COA Caltanissetta, è stato moderato dalla dott.ssa Maria Lucia Insinga e dalla dott.ssa Valentina Balbo, referenti SSM di Caltanissetta.
I relatori del convegno: dott. Paolo Lo Giudice, sostituto procuratore della Repubblica Caltanissetta, dott. Federico Bevilacqua, vice questore aggiunto della Polizia di Stato presso la Direzione Centrale Anticrimine – II Divisione, dott.ssa Laura Bernardi, vice questore aggiunto della Polizia di Stato presso direzione centrale anticrimine – I Divisione, Concetta Gentili, avvocato Foro di Santa Maria Capua Vetere e presidente AIAF Campania.