Salute

Caltanissetta. Due incontri con la direzione sanitaria dell’Asp per le Associazioni delle famiglie con autismo

Redazione 1

Caltanissetta. Due incontri con la direzione sanitaria dell’Asp per le Associazioni delle famiglie con autismo

Mar, 05/03/2024 - 23:52

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CALTANISSETTA. Due incontri, presso la direzione sanitaria dell’Asp, si spera risolutivi, tra le associazioni delle famiglie con autismo e Luciano Fiorella, direttore sanitario dell’Asp nissena; Massimo Cacciola, direttore del Dipartimento di salute mentale; Chiara Consiglio, psicologa dirigente presso l’Unità operativa complessa di cure primarie; Daniela Fasciana, psicologa responsabile dei Centri autismo della provincia di Caltanissetta; e il team di assistenti sociali, educatrici professionali e psicologhe dei due Centri autismo dell’Asp, di Caltanissetta e di Gela: Marika Amico, Valentina Perla e Danila Polizzi.

Nel corso della prima riunione c’è stato un confronto serrato tra la cooperativa sociale Eubios, che gestisce il Centro diurno dedicato, sito nel capoluogo nisseno in via Pietro Leone, e i vertici dell’Asp oltre che alcuni/e rappresentanti dell’associazione Ispedd.

Le famiglie hanno chiesto ancora una volta che il Centro diurno dedicato venga gestito secondo quanto prescritto dagli articoli della Convenzione, stipulata tra l’Asp nissena e la cooperativa Eubios, e già prorogata più volte.

In particolare è stata ribadita la necessità improcrastinabile di fissare in modo periodico incontri con le famiglie sia in forma singola che assembleare; provvedere al parent trainig e al supporto psicologico ai genitori e ai siblings, oltre che alla formazione permanente non solo degli operatori e operatrici del Centro ma anche delle famiglie (in questo senso il primo incontro di formazione è già stato fissato per giorno 22 marzo).

Altro aspetto essenziale è la creazione di una rete territoriale, di cui Il Centro dovrebbe costituire l’asse portante e il punto di riferimento fondamentale. Infine l’attuazione dell’articolo 14 della Convenzione che prevede, per la fascia adolescenziale e adulta. protocolli d’intesa con altre strutture per progetti finalizzati a svolgere attività occupazionali o lavorative fuori dal Centro, atte a favorire una sostanziale integrazione col tessuto socio-economico e culturale del territorio.

“Il Centro dedicato – afferma Maria Grazia Pignataro, Presidente dell’Ispedd – deve diventare un Centro d’eccellenza e non può ridursi in alcun modo ad un mero parcheggio. Tutte le persone che presentano un disturbo rientrante nello spettro autistico, di qualunque livello esso sia e a qualunque età, hanno diritto alla piena affermazione della loro personalità, e coloro a cui è affidata la loro cura devono esserne convinte, altrimenti si rischia l’emarginazione e l’istituzionalizzazione, e noi famiglie siamo decise a non arrivarci. Pertanto chiediamo ai vertici Asp di riaprire prima possibile i bandi di gara non solo per il Centro convenzionato già istituito ma anche per la nascita di una Comunità residenziale, a completamento di quanto previsto dalle linee guida regionali del 2007”.

Durante la seconda riunione, svoltasi sempre in mattinata alla presenza oltre che dell’Ispedd anche di Amautismo e Gela autismo, si è invece discusso del futuro del progetto pilota destinato all’autismo (onde evitare possibili equivoci), che prevede l’assegnazione di vaucher alle famiglie, spendibili all’interno delle cooperative sociali inserite nell’albo del Dipartimento di salute mentale.

Dopo aver ribadito, da parte delle famiglie, la validità del progetto che ha consentito di promuovere attività nella direzione dell’inclusione sociale e lavorativa di giovani adulti e adulte, la direzione sanitaria ha confermato che il progetto avrà un proseguo seppur con alcuni adeguamenti sotto il profilo normativo, anche allo scopo di dare al progetto una maggiore e auspicabile stabilità nel tempo.