Annalisa Petitto insieme a Salvatore Licata ha presentato i sei simboli che accompagneranno le liste elettorali per la corsa a sindaco di Caltanissetta. “I nomi e i cognomi i sorrisi e le teste dei candidati” come ha detto Annalisa Petitto saranno presentati alla convention sul programma che si terrà nei primi giorni di Aprile. Sei simboli che hanno un racconto, una narrazione dietro la scelta di ogni denominazione. “Caltanissettatuttalavita Petitto Sindaco”, “Orgoglio Nisseno”, “Avanti Caltanissetta”, “Fare centro con Totò Licata”, “Insieme” “Ora”. Tutte le liste con il sottotesto Petitto Sindaco. L’inclisività e la non collocabilità politica al centro di ogni intervento, si sono passati la palla in perfetto tandem Petitto- Licata. “Non siamo collocabili politicamente” perché siamo l’insieme di tanti percorsi ha detto Salvatore Licata. È stata l’occasione per dare risposte ai boatos che volevano poche liste al seguito o meglio non corrispondenti al numero dei simboli è stata un’ occasione per dare una risposta a chi vuole il movimento della Petitto a centro sinistra. Non sono mancate le stilettate alla contro parte Walter Tesauro candidato del centro destra. Lo ha definito un sindaco “imposto” da Palermo. “Lo hanno premiato per il fallimento dell’università -ha detto- .” Ma anche il sindaco in carica non è stato risparmiato. ” Il sindaco Gambino fa le cose, ora ma ci sono stati 5 anni per realizzarle.
Hanno messo il cappello su progetti avviati dalla scorsa
amministrazione o anche da quella prima. Loro pensano che siamo tutti stupidi e si fanno gli ultimi tre mesi della campagna elettorale facendo le cose.” C’era tanta gente comune nella zona all’aperto dell’Aut Cafè. E proprio sui volti della città ha battuto nei suoi interventi Petitto “Loro sono la politica noi siamo la città- ha ribadito- Ancora nn li abbiamo visti. Fatela una riunione con i vostri centinaia di accoliti.
Qui nn c’è il ceto politico, qui c’è la città.”
Il PD ancora non pervenuto “Rispetto i percorsi classici di partito e il gesto di generosità e di responsabilità va chiesto non solo al partito democratico ma a tutte le forze civiche che non sono ancora dentro il progetto.” Abbiamo chiesto se intendeva le forze politiche senza simbolo “Ovviamente-ha detto- le forze politiche senza simbolo”.