Scatta l’allerta dengue in molte zone tropicali nel mondo e l’Italia dispone controlli mirati alle frontiere per evitare l’ingresso nel nostro Paese della zanzara vettore del virus responsabile della febbre. A Fiumicino sono stati innalzati i livelli di vigilanza, compresa la disinfestazione degli aerei provenienti da Paesi a rischio. Numerosi i focolai in diverse aree del pianeta, dal Brasile all’Argentina. E in seguito all’aumento globale dei casi il direttore generale degli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn) aumenta i controlli nei confronti di mezzi e merci provenienti dai Paesi in cui “è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia”.
E’ stato innalzato all’aeroporto di Fiumicino il livello di vigilanza nei confronti degli aerei provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è “frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia Dengue. Tra le misure previste il monitoraggio attento “sulla disinfestazione degli aerei” e la valutazione di eventuali ordinanze per interventi straordinari di sorveglianza e sanificazione. Il provvedimento è arrivato proprio a causa dell’aumento globale dei casi in Brasile e Argentina, su disposizione del Direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, agli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera.
In Brasile ci sono oggi 512.353 casi probabili di dengue,
secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero della Salute. Solo quest’anno
sono stati confermati 75 decessi dovuti alla malattia e altri 350 sono sotto
inchiesta. Il numero di casi è quadruplicato rispetto allo stesso periodo dell’anno
scorso, quando si registrarono 128.842 casi probabili di dengue e il 50% è
asintomatico. Emergenza anche in Argentina Dopo il Brasile, l’emergenza si sta
estendendo anche alla vicina Argentina, dove finora si contano 39-544 casi e 29
decessi.
E’ stata nel frattempo data l’indicazione di vigilare attentamente sulla disinsettazione degli aeromobili e di valutare l’opportunità di ordinare per interventi straordinari di sorveglianza e disinfestazione. La dengue è una malattia infettiva tropicale, trasmessa all’uomo dalla puntura di zanzare. Il sito dell’Iss spiega che in genere causa disturbi simil-influenzali, ma a volte può manifestarsi in una forma grave, chiamata dengue emorragica, che può essere mortale. Non è contagiosa direttamente da uomo a uomo, ma la trasmissione da persona a persona è possibile solo attraverso gli insetti. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni e viene quindi prelevato e trasmesso ad altri individui tramite la puntura di zanzara.
Il vaccino contro la febbre dengue è stato già ordinato e arriverà la prossima settimana all’Inmi Spallanzani di Roma, dove sarà possibile richiederlo. Visita e vaccino sono a carico dell’utente e la struttura romana è tra i primi centri a ricevere le dosi. A settembre l’Aiva ha infatti dato il via libera all’unico vaccino per la prevenzione della malattia anche per chi non ha avuto una precedente esposizione al virus e senza la necessità di dover eseguire un est pre-vaccinale: sono sufficienti due dosi per essere immuni. In Europa sono tre i Paesi che hanno registrato casi ed epidemie autoctone sporadiche di dengue, tra il primo gennaio e il 5 dicembre 2023. L’Italia, prima con 82 casi, è seguita da Francia (43) e Spagna (3). (TgCom24)