É in carcere un quarantacinquenne rumeno, autore di atti di violenza sessuale ai danni delle figlie minorenni con lui conviventi. Il reato contestato è il 609 quater. I Carabinieri della Compagnia di Treviglio, rintracciatolo in casa, lo hanno portato nella Casa Circondariale di BERGAMO dopo la notifica dell’ordinanza di custodia in carcere emessa dal Gip del Tribunale di BERGAMO.
Le indagini dei Carabinieri, condotte dal marzo 2023 al febbraio 2024, rese difficoltose a causa del ragionevole timore da parte delle vittime e della madre, moglie dell’odierno indagato, di essere scoperte dall’uomo (circostanza che aveva di fatto vanificato, già nel 2021, le pregresse indagini sul caso avviate dalla Questura di BERGAMO) vedevano finalmente la loro svolta grazie alla collaborazione di alcune compagne di classe di una delle vittime, le quali, cogliendo il grido di aiuto dell’amica, si confidavano con i loro genitori.
E così i Carabinieri coordinati dalla Procura della Repubblica di BERGAMO, potevano finalmente acquisire i primi utili elementi e poi raccogliere precisi e concordanti indizi, grazie anche ad alcune fonti confidenziali, in ordine a reiterati atti di violenza sessuale commessi dal papà orco. Abbattuto il muro di reticenza, le due ragazzine venivano sottoposte ad audizione protetta con il supporto della psicologa.
Anche la madre sporgeva infine denuncia nei confronti del marito per le violenze sessuali subite dalle figlie. Le due minori, oggi adolescenti, erano state costrette, sin dalla tenera età di sei anni, a subire, in una agghiacciante escalation, abusi e violenze sessuali di ogni genere da parte del padre che, quasi sempre, aveva approfittato dei momenti in cui una delle due rimaneva da sola, cercando poi di comprare il silenzio elargendo loro denaro.
L’uomo non riconosceva le vittime come le sue figlie, ma come oggetto di desiderio sessuale, avendo addirittura rappresentato loro e in più occasioni tale sentimento. Di notte e di giorno, in ogni circostanza propizia, non aveva perso occasione di violarle e abusarle.