Si era recato in piazza Spallanzani di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, per trascorrere una serata con i suoi amici, e dopo aver incontrato altri coetanei suoi compagni di scuola, uno di questi gli si avvicinava e per motivi legati alla gelosia nei confronti di una ragazza, ha sferrato alla vittima una testata sul volto, colpendolo al naso.
Il minore per le lesioni subite, dopo essere stato accompagnato nell’ospedale di Reggio Emilia è stato dimesso e giudicato guaribile dai sanitari con una prognosi di 15 giorni a seguito di frattura del setto nasale. Per questi motivi con l’accusa di lesioni personali i carabinieri della tenenza di Scandiano hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna un 16enne.
La ‘colpa’ della vittima era di aver trascorso del tempo, la notte di Capodanno, con una ragazza di cui il 16enne era ‘innamorato’ .
La sera del 5 gennaio scorso, la vittima si era recata con alcuni suoi amici in piazza Spallanzani di Scandiano incontrandosi con altri conoscenti, compagni di scuola. Dopo essersi salutati, uno di questi giovani, si avvicinava alla vittima chiedendogli se la sera di Capodanno, fosse stato in compagnia di una ragazza per la quale nutriva un forte interesse. Il presunto aggressore, dopo aver posto la domanda, senza neppure dare modo di rispondere alla vittima, lo aggrediva fisicamente, sferrandogli, una testata in direzione del volto, colpendolo al naso.
Gli amici di entrambi, gli antagonisti, prontamente li separavano cercando di prestare soccorso al minore aggredito, che nell’immediato veniva accompagnato al pronto soccorso per le cure del caso venendo visitato e giudicato guaribile con una prognosi di 15 giorni a seguito di frattura del setto nasale. Nei giorni successivi la giovane vittima si recava con i genitori presso i carabinieri della Tenenza di Scandiano per formalizzare la denuncia in merito all’accaduto.
I carabinieri della Tenenza di Scandiano, acquisita la denuncia, davano subito avvio alle indagini, che supportate anche da concordi testimonianze, permettevano di ricostruire i fatti e acquisire elementi di presunta responsabilità in ordine al citato riferimento normativo violato a carico del giovane 16enne che veniva denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria minorile di Bologna