Come è stato già annunciato dal “Census”, sulla base statistica ufficiale, che, dal primo gennaio 2024, ci sono adesso gli OTTO MILIARDIdi persone nel mondo! E pensandoci che, nel 1950, furono appena di 2,5 miliardi su questa terra, non si poteva immaginare, allora, che dopo 74 anni, avremmo avuto, invece, più di altri 5,5 miliardi abitanti. E, invece, quanti siamo in quella nostra Italia, qui in Sicilia nonché nel piccolo o grandicello paese mussomelese? Ma, ormai, sappiamo che stiamo andando a decrescere questa nostra popolazione? In Italia, infatti, eravamo arrivati dieci anni fa, nel 2014, a 60,3 milioni, ma che, oggi, siamo a 58,7 milioni, e cioè meno di 1,6 milione di abitanti! Secondo alcune previsioni demografiche italiane da “Istat”, avremo forse meno di 54 milioni nel 2050? E, quaggiù, in Sicilia? Peggio. Nel 2023 sono 4,8 milioni, e sarebbe a dire 300 mila abitanti in meno di dieci anni fa nel 2013. Ed a Mussomeli? Sappiamo quanti siamo oggi e cosa, invece, come saremo… se ci saremo? Intanto, tanti anni fa, ne scrissi un paio di articoli, in cui la nostra popolazione, allora, sembrava come iniziarsi piano piano, primo in basso, con 8.660 abitanti nell’anno del 1861 e, poi, come proprio salirsi, lì, in alto su quella cima della montagna con 15.872 mussomelesi, dopo novant’anni, in quel 1951! Dopo, vi salirono, ancora, come se fosse più sopra nella piccola chiesa di San Vito del nostro paese, arrivandoci alla fine del 1957, come dire ad un massimo ed eccezionale di quei 16.157 residenti, con l’86,5%! Dal 1958, da quel momento, purtroppo, dopo quasi di 70 anni, si cominciò allora un conto alla rovescia, in cui si trascinarono via quei 4.500 abitanti fino al 1981, cioè in meno dai 16.157 agli 11.342 mussomelesi, come dire un minimo storico e di una pesantissima flessione del -28,5%! Dal 1981 vi si cercò di tornare indietro nel nostro paese con alcune centinaia di persone, ma solo al 1987, cioè dagli 11.342 agli 11.717, e con una crescita del 3,2%. Dal 1988, poi, in cui ci fu una nuova e leggerissima diminuzione, da 11.717 a 11.537 nel 1991 (+1,7%) ed a 11.547 nel 2001 (+0,1%), dal 2011 si iniziò a decrescergli a 11.010, cioè menodi -537 cittadini (-4,7%), nonché ad abbassare pesantemente nel 2021 a quello di 10.011, come direun decremento così vertiginoso da 1.000 abitanti, cioè meno -9,1%! Si tratta, appunto, di una riduzione molto allarmante, per non dire di quei fattori demografici verticali!? Già, si sa che dal 2022 siamo stati sotto ancora di altri 100 residenti, quindi da 10.011 a 9.915, e nel 2023 di altri -80, quasi a 9.835! Efra dieci anni, nel 2031, se non si cambia qualcosa, saremo meno del 15%; fra vent’anni, nel 2041, a -25%; e nel 2056, fra trentadue anni, saremo molto sotto dei 5.000 abitanti? Così, come tornarci indietro di cinquecento anni fa nei secoli del 1500, e, come scriversi nel nostro “Progetto Vallone” di quasi 38 anni fa, immaginavamo che, così, sarebbe arrivata quella piccola smarrita, abbandonata ed annientata di una negativa tendenza in cui si dovrà sorgervi una “landa deserta” della vita, per non dire di quel biblico di “Anno Zero”? Da più di un anno ho discusso con degli amici di alcuni miei articoli sulle contrade nonché sulle piccole storie di queste zone, ma, oggi, però, abbiamo il dovere di sapere, di capire, e cosa dobbiamo fare per allontanare questo gravissimo flusso dei nostri cittadini e degli emigrati, nonché per superarne questo nostro paese, in modo che restino, così, una sola speranza e che non vadano via, definitivamente, nel buio della notte? Parliamoci e riflettiamoci, anche qui, e tante volte. Possono esistere molte possibilità, e ne scriveremo ancora, come di alcune piccole città siciliane in cui gli fanno crescere e migliorarsi tanti giovani, anziché andarsene via. Tutto si può cercare un nuovo destino… e, anziché, guardarsene solo in aria, tutti potremo esserci nel cuore del nostro futuro. (Salvatore Vaccaro)
“Tantissimi ci eravamo…” (di Salvatore Vaccaro)
Ven, 09/02/2024 - 09:38
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