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Strage di Altavilla: indagata anche la figlia 17enne, le torture duravano da un mese

Redazione 3

Strage di Altavilla: indagata anche la figlia 17enne, le torture duravano da un mese

Ven, 16/02/2024 - 12:19

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La figlia 17enne di Giovanni Barreca, ‘risparmiata’ nella strage di Altavilla Milicia, e’ indagata dalla procura dei minori di Palermo, per concorso in omicidio.

Stamane nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli del triplice omicidio, il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio ha detto di avere trasmetto gli atti “alla procura dei minori” in merito a un possibile coinvolgimento della ragazza nei riti per ‘scacciare i demoni’ e nelle torture che hanno riguardato la madre Antonella Salamone e i suoi due fratelli, le tre vittime della strage familiare nella quale e’ coinvolta anche una coppia di palermitani tuttora in carcere.

La coppia palermitana composta da Sabrina Fina e Massimo Carandente, “era presente al momento dell’omicidio. Non abbiamo ancora i risultati dell’autopsia e quindi non possiamo dire ancora come siamo morti Antonella Salamone e i figli Kevin e Emanuel – ha aggiunto il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio -. Possiamo però dire che la morte è stata causata da comportamenti messi in atto da Giovanni Barreca e dai due coniugi palermitani che per giorni hanno operato all’interno di quella casa”.

una vicenda che non può essere etichettata con un raptus omicida ma programmata e perpetuata nel tempo.

” Le torture duravano da circa un mese e sembrerebbe che la partecipazione sia stata corale – ha aggiunto il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio -, l’unica che mi sento di escludere è la madre”.

Una condizione che, per la furia violenta, ha sconvolto anche gli inquirenti e le forze dell’ordine arrivate sul posto dopo gli omicidi. “E’ una terribile tragedia, quando ci siamo trovati lì è stato uno strazio. Vedere i corpi in quelle condizioni è stato un dramma. Non c’è alcun motivo di enfatizzare quanto è successo. Il padre è un soggetto che da anni vive un delirio mistico dominato da una fanatica religiosità. Che pesa molto sui figli”.

“È una vicenda che ha particolarmente colpito dal punto di vista umano ed emotivo anche noi carabinieri”. Sono le parole espresse dal Comandante provinciale dei carabinieri di Palermo, generale di brigata Luciano Magrini, intervenuto alla conferenza stampa sul triplice delitto di Altavilla Milicia, nella sede della Compagnia dell’Arma a Bagheria. “Abbiamo messo sul terreno le migliori risorse per una perfetta ricostruzione della vicenda”, ha concluso.