Quando 29 anni fa fu incoronata ‘regina’ di Sanremo, con il brano ‘Come saprei’, ascoltando la sua voce in tanti capirono subito che Giorgia era destinata a diventare una delle big della canzone italiana. Oggi che è una delle artiste italiane più apprezzate, con decine di successi alle spalle e milioni di dischi venduti, si ritrova a calcare di nuovo il palco dell’Ariston in una veste inedita, quella di co-conduttrice del Festival, che per lei significa una nuova emozione e soprattutto un gran senso di responsabilità. “Il palco lo conosco – dice incontrando i giornalisti in conferenza stampa -, non importa quante volte ci torni, l’età che hai o l’esperienza. E’ sempre un palco che ha una magia. Sento il senso di responsabilità, perchè la mia storia è iniziata su questo palco”. Sono cinque le partecipazioni di Giorgia al Festival di Sanremo: la prima nel 1994 con ‘E poi’, giunta settima tra le nuove proposte; la seconda nel ’95, quando vinse con ‘Come saprei’; la terza piazza nel ’96, con ‘Strano il mio destino’; fu seconda nel 2001 con ‘Di sole e d’azzurro’; e l’ultima partecipazione, proprio l’anno scorso con ‘Parole dette male’, che le è valso il sesto posto. E sul suo brano vincitore, Giorgia svela un retroscena: “Quando con gli autori e i produttori presentammo la canzone per farci prendere a Sanremo, nel ’94, Pippo Baudo ci disse che poteva andare, ma dovevamo riscrivere l’inciso. Quindi andammo, e avevamo solo 4 ore di tempo per riscriverlo ed essere ammessi. Così ‘aprimmo’ l’inciso, che poi è diventato quello che è. Quindi Baudo aveva ragione”. Una novità per lei, dunque, la conduzione, che giunge il giorno dopo la bella prova del collega Marco Mengoni: “Marco è stato incredibile, perchè non è facile calarsi in panni per così dire inconsueti. L’ansia da prestazione ce l’ho pure quando faccio la spesa. Sono emozionatissima, raggiungo anche il panico a volte, ma sono curiosa di vedere come sarà stare accanto ad Amadeus. Ama crea un’atmosfera in cui si lavora bene. Un’atmosfera dove si lavora con pace e tranquillità, e per persone ansiose come me è fondamentale”.A chi le fa notare come da nove anni non sia una donna ad aggiudicarsi il festival della canzone italiana, Giorgia risponde che “dovremmo anche smettere di sottolineare ‘è una donna’. Finchè lo sottolineeremo, ci sarà una differenza”.La conferenza stampa lascia infine spazio ad un siparietto innescato da una domanda dell’inviato di ‘Striscia la notizia Enrico Lucci, che chiede a lei e ad Amadeus di accennare ‘La locomotiva’ di Francesco Guccini. “Non la so – ha risposto Giorgia -. Cioè, la so ma non la so cantare”.