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“S.Angelo”: si cambia

Redazione

“S.Angelo”: si cambia

Gio, 15/02/2024 - 07:30

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Dal Comitato “L’Altra S.Angelo” RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: “PRESA D’ATTO DELL’INTENZIONE DI BANCA POPOLARE SANT’ANGELO DI TROVARE UN PARTNER BANCARIO. Il Comitato L’Altra Sant’Angelo, cui hanno aderito oltre 400 soci della Banca Popolare Sant’Angelo (“BPSA”), ha appreso che, all’esito dell’attività ispettiva svolta da Banca d’Italia e delle prescrizioni comunicate dall’Autorità di Vigilanza, il consiglio di amministrazione di BPSA ha preso atto che, non sussistendo più i presupposti per la prosecuzione dell’attività imprenditoriale bancaria in autonomia, si rende necessario l’accorpamento con altro, ben più solido, istituto di credito, confermando in buona sostanza tutte le argomentazioni svolte da questo Comitato sin dal momento della sua costituzione, ossia insufficienza patrimoniale di BPSA, mancanza di continuità aziendale (come certificato dalla società di revisione) e necessità di reperire un partner bancario affidabile. Per la verità il Comunicato stampa emesso da BPSA appare lacunoso e non chiarisce adeguatamente quale sia la ratio sottesa alla ricerca di un partner bancario, oltre a non motivare adeguatamente le ragioni per cui si è ritenuto di incaricare a tal fine gli amministratori indipendenti invece di incaricare l’amministratore delegato per il compimento di detto percorso aggregativo. Al riguardo il Comitato, che rappresenta gran parte dell’Assemblea dei Soci, ritiene che ogni ipotesi aggregativa debba comunque vedere il pieno coinvolgimento dell’Assemblea stessa in quanto, considerate le molteplici possibili fattispecie aggregative, l’Assemblea dei Soci ha il diritto di selezionare quella che, anche per la tecnicalità perseguita, consenta una maggiore valorizzazione dell’investimento dei soci che, negli ultimi 8 anni, è stato fortemente penalizzato. Pertanto, è intenzione del Comitato esercitare il proprio diritto di chiedere la convocazione dell’Assemblea ordinaria dei Soci per il rinnovo delle cariche sociali in scadenza, poiché l’avviando processo aggregativo deve essere gestito da un consiglio di amministrazione che goda di un forte consenso della platea sociale (tenuto anche conto che sono in scadenza la maggioranza dei membri dell’organo amministrativo) e un’Assemblea Straordinaria dei Soci per proporre la trasformazione di BPSA in società per azioni. Riteniamo infatti che soltanto abbandonando la veste mutualistica, che non ha conferito alcun beneficio ai soci negli ultimi anni, ma ha soltanto consentito la perpetuazione di una governance che non è riuscita a produrre i risultati sperati e adottando il principio del voto proporzionale al capitale sociale posseduto, si possano attrarre partner bancari solidi, idonei a far ritrovare una perduta competitività, a vantaggio dei soci, dei dipendenti, dei depositanti e di tutti gli stakeholders di questo storico istituto di credito. Invitiamo pertanto i soci non ancora aderenti al comitato, i dipendenti, i Sindacati e tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti di questa banca ad unirsi a noi nel perseguimento dell’obiettivo comune di realizzare un processo aggregativo che non rappresenti una svendita del nostro patrimonio culturale ed economico ma che al contrario possa coincidere con una positiva rinascita dopo un periodo buio rispetto al quale bisogna voltare pagina.