Fatti dall'Italia

Michele Misseri scarcerato: “Uccisi io Sarah, dovrei rimanere dentro. Vorrei vedere Sabrina e Cosima in prigione ma non accetteranno”

“Sono stato io. Ho detto la falsa quando accusai mia figlia. Sono stato mille e mille volte reo confesso”. E’ quanto ribadisce in un’intervista alla Stampa Michele Misseri, uscito dal carcere dopo aver scontato la condanna per l’occultamento e la soppressione del cadavere della nipote Sarah Scazzi. “Ho scritto tante lettere a Sabrina e Cosima chiedendo perdono, ma non ho mai avuto risposta – aggiunge – Vorrei andare a trovarle in prigione, ma non so se accetteranno. Voglio chiedere loro perdono guardandole negli occhi, spiegandogli perché le ho accusate.

Ho accusato mia figlia ingiustamente, ma mia moglie non l’ho mai accusata, come nemmeno mio fratello Carmine e mio nipote Cosimo. Io non volevo uscire perché non è giusto, sono io il colpevole. Questa colpa mi fa stare male”.

In carcere “ho preso la terza media, però visto che mi mancavano le scuole elementari ancora non riesco a scrivere corretto, ma cerco di farmi capire. Ho anche fatto un corso di falegname e ho preso il massimo dei voti. Ho fatto volontariato con la Caritas. E poi pulivo la Chiesa dove prego perché Sarah abbia giustizia”.

Misseri non ha deciso se tornerà a casa sua: “Non lo so, ma non sarà facile. Perché mi vergogno e mi guarderanno tutti male, e mi sono rimasti pochi amici. Sono solo, devo ringraziare mia figlia Valentina e mio genero, le uniche persone che mi sono venute a trovare e con cui ogni sabato ho fatto una video chiamata. Ci sono persone del nord Italia che mi scrivono dal 2010. Loro mi credono e pensano che ci siano due innocenti in carcere. Spero ancora che qualcuno mi creda, che ci sia qualcuno che abbia almeno un dubbio su come siano andate veramente le cose. Sono io il colpevole e devo stare in carcere”.

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