Nata agli albori del secolo scorso, la Targa Florio è salita al podio per esser stata la gara automobilistica di durata più antica. Altamente scenografica e impegnativa, la competizione tra il 1955 e il 1973 si è valsa anche l’ingresso al Campionato mondiale FIA Sport Prototipi.
A causa del percorso impegnativo, che si snodava tra le strade pubbliche della Sicilia, tra città e paesini affollati di appassionati e curiosi, nel 1977 venne disputata l’ultima edizione, la sessantunesima, esaurendo il suo ciclo di gara velocistica e trasformandosi nell’omonimo Rally Targa Florio.
Targa Florio: perché si chiama così?
La gara, la cui prima competizione avvenne nel 1906, trae le origini del suo nome proprio dal premio in palio: una targa di bronzo disegnata direttamente dalla famiglia Florio, ideatrice della gara.
Lo splendido e prestigioso premio ha da sempre raffigurato la stessa immagine: una mandria di cavalli in corsa e tra di loro, un’auto e il suo conducente che sfrecciano verso la vittoria.
Da sempre la Targa Florio ha riscosso ampio successo e così come la Mille Miglia e la Carrera Panamericane, sono considerate tra le più grandi e famose gare automobilistiche su strada del mondo.
Chi può partecipare alla Targa Florio
Nel tempo, la gara ha subito dei veri e propri stravolgimenti di concept, a cominciare dalla trasformazione da gara di velocità, in gara di regolarità.
Cambiamento che ha dovuto adattarsi soprattutto allo sviluppo tecnologico e ingegneristico dei motori.
Di fronte all’ormai inadeguatezza del percorso, troppo pericoloso considerando le prestazioni sempre più potenti delle auto in gara, l’ideatore Vincenzo Florio e i suoi collaboratori furono messi di fronte alla scelta di sopprimere per sempre la competizione o trasformarla in una gara con tutt’altra veste, una sfilata dei modelli più iconici di auto. Gli organizzatori scelsero per optare una soluzione di continuità, mantenendo in vita la Targa Florio.
Nacquero così delle precise fasce automobilistiche ammesse alla gara di regolarità, che in particolare tengono conto dell’annata di produzione delle vetture:
Targa Florio Classica, la più antica a caratteristica, che accoglie auto prodotte fino al 1977;
Targa Florio Legend che, come anticipa il nome, accoglie le vetture che hanno fatto la storia dei motori, prodotte dal 1978 al 1990;
Targa Florio Gran Turismo dà l’accesso invece alle auto GT stradali nate a partire dal 1991;
Ferrari Tribute, una competizione tutta dedicata agli amatori di questa casa automobilistica alla quale possono accedere solo Ferrari prodotte dal 1991.
Non bisogna poi dimenticare il Rally Targa Florio, la reale continuazione dell’antica Targa Florio che si tiene solitamente a maggio di ogni anno, sempre in Sicilia, tra le strade della provincia di Palermo e delle Madonie. Oggi come allora, gli appassionati del genere accorrono a supportare i propri beniamini, lasciandosi andare alle consuete scommesse sportive che da sempre hanno aggiunto un po’ di pepe tra i tifosi e hanno dato vita a numerosi dibattiti.
Targa Florio Classica: una tradizione tutta siciliana
Trasformatasi ormai in gara di regolarità, la Targa Florio Classica mantiene comunque il carattere di competizione, oltre ovviamente al suo valore storico e sportivo.
L’evento è organizzato annualmente dall’AC Palermo, con il supporto dell’ACI. Come ogni edizione, è un’occasione per puntare i riflettori sul territorio siciliano, ben rappresentato dal percorso selezionato per la gara.
Lo scenario che fa da cornice alla Targa Florio Classica è come sempre il parco delle Madonie, un patrimonio naturalistico, storico e artistico di grande impatto. L’evento prevede infatti lo sfilare delle auto d’epoca in un percorso panoramico che partendo da Palermo, si snoda passando per Campobello di Mazara, Mazara del Vallo, Marsala, Trapani e poi di nuovo tornando verso est, spingendosi verso le impegnative strade delle Madonie, come da tradizione, fino a concludere il circuito tornando a Palermo.
Nella passata edizione del 2023 il podio per la Targa Florio Classica è stato raggiunto da Ciravolo e Messina su Fiat 508 C, in una competizione sofferta con Passanate, Accardo, Di Pietra, Loperfido, Aliverti e Valente.
Passanate e Molgora, su Fiat 508 del 1937, invece, vincono il Campionato Italiano Grandi Eventi 2023 (di cui ultima gara è stata per l’appunto la Targa Florio Classica), seguito da Accardo e Becchina sempre su Fiat 508 e da Gulotta e Messina su Y10.
Per quanto riguarda invece la categoria delle Ferrari, hanno trionfato Mozzi e Lanzoni sulla 458 Speciale, seguiti da Vergamini e Fabrizi sulla 488 GTB. Completano il podio Celestino e Fabrizio Sangiovanni su Ferrari Roma.
La premiazione, in Piazza Verdi, è stata acclamata da residenti e appassionati accorsi per l’evento, a giusto coronamento di tre giorni di rievocazione storica. Le auto in gara, venute da tutto il mondo, erano oltre 200 sfilando per le strade della provincia palermitana per oltre 500 km. Le tappe previste dal percorso erano solo due, una tra le colline del Tour delle Saline di Marsala, nel Trapanese, e l’altra nell’iconico Circuito delle Madonie.
Attualmente sono aperte le iscrizioni per la Targa Florio Classica 2024, evento previsto per il 10-13 ottobre 2024: una nuova edizione in cui come di consueto sarà occasione per valorizzare le meraviglie della Sicilia attraverso questa tradizione automobilistica tutta italiana.