Salute

Breast Unit di Gela è “un’eccellenza umana e professionale”: il racconto di una paziente

Redazione 3

Breast Unit di Gela è “un’eccellenza umana e professionale”: il racconto di una paziente

Gio, 08/02/2024 - 16:31

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Dopo la notizia, arrivata ad inizio anno, dell’uscita della Breast Unit (Centro senologico d’eccellenza), che ha sede presso il presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” di Gela, dal monitoraggio periodico operato dalla Commissione regionale, incaricata di valutare l’Unità operativa di senologia in base ai parametri della diagnostica di primo e secondo livello, arriva ad ulteriore conferma dell’eccellente lavoro finora svolto dall’equipe multidisciplinare (presa in carico globale delle pazienti e 150 interventi in un anno) guidata da Giuseppe Di Martino, senologo chirurgo, arriva la testimonianza di una donna nissena, Marilena Zerilli, 63 anni, sottopostasi lo scorso gennaio ad un intervento per l’asportazione di un fibroadenoma mammario.

“La mia vuole essere – dice la Zerilli, che nella vita professionale svolge la professione di docente di lingua straniera in una scuola nissena – una testimonianza della professionalità del team multidisciplinare della Breast Unit. Prima e dopo l’intervento chirurgico ho avvertito un’umanità e un senso di responsabilità, che è ormai raro trovare tra il personale medico. Infermieri/e e operatori/trici sociosanitarie mi hanno subito fatta sentire a mio agio, mostrando una gentilezza fuori dal comune”.

“In particolare – continua la Zerilli – i dottori Giuseppe Di Martino e Maurizio Ristagno (insieme nella foto), anche lui senologo chirurgo, sono per me due vere eccellenze, sotto tutti i punti di vista. Il giorno in cui ho subito l’intervento hanno finito di operare verso le 21, mezz’ora dopo erano già in corsia per accertarsi che fosse tutto a posto, e l’indomani mattina alle 7.30 si trovavano già in reparto. Ritengo sia cosa rara trovare due medici così dediti al loro lavoro”.

“L’unica aspetto negativo che vorrei far rilevare – conclude la Zerilli – è la mancanza per la Breast di un suo reparto per le degenze, con la conseguenza che deve farsi ospitare puntualmente dalla chirurgia generale. Mi è rimasta impressa una frase del dottore Di Martino, e cioè che lui in questo momento si sente come il popolo palestinese, senza casa e senza pace”.

“Non possiamo che essere soddisfatte dei risultati conseguiti dal Centro senologico d’eccellenza – afferma Ester Vitale, portavoce di Ondedonneinmovimento, associazione capofila del Comitato Breast unit composto da: Lilt, Airc, “Progetto Luna”, Coordinamento nisseno contro la violenza sulle donne, Rotary club e Ineerwheel club di Caltanissetta – perché fin da subito abbiamo avuto chiara l’importanza di una consolidata Breast unit nella nostra provincia, che fosse riconosciuta a livello regionale per la quantità ma soprattutto per la qualità del lavoro svolto dell’equipe multidisciplinare, e a questo scopo abbiamo avviato un’interlocuzione costante con i vertici dell’Asp, che ha portato tra l’altro al ripristino dell’ambulatorio di senologia presso l’ospedale Sant’Elia e oggi al completamento del team multidisciplinare ( già composto, oltre che dal dott. Di Martino, da Giovanna Di Franco, radioterapista; Giuseppina Guadagnino, responsabile Uosd screening ca mammella; Maria Milena Sanfilippo, oncologa; Maurizio Ristagno, senologo chirurgo; Giovanni Salvatore Urrico e Rosalba Midulla, anatomopatologo/a; Ketty Smecca, case manager; Maria La Greca, data manager; Angela Antona, infermiera professionale; Paola Sbirziola, psiconcologa; Gaetano Squadrito, medico nucleare; Valentina Virzì, radiologa; Luigi Montesano ed Emanuele Cammarata, chirurghi plastici) con l’arrivo del senologo Salvatore Petitto e della senologa Ludovica Vaccaro. Attendiamo ancora, però, la nascita all’interno del nosocomio nisseno di una struttura dedicata alla senologia con ambulatori e strumentazione diagnostica di primo e secondo livello ”.

“Per quanto riguarda – aggiunge Vitale – la creazione di reparto ad hoc al Vittorio Emanuele, non possiamo non unirci al coro delle richieste già portate avanti dalle associazioni di Gela, affinché al più preso la Breast Unit possa dotarsi di un proprio reparto dove eseguire gli interventi e consentire la lunga degenza alle pazienti”.

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