Cronaca

Arrestato 22enne che adescava minori su piattaforme di gioco online e gli estorceva video espliciti

La Polizia Postale ha arrestato un cittadino bergamasco di 22 anni, indiziato di aver adescato due ragazzini minori di anni 14 attraverso una piattaforma di gioco online con lo scopo di ottenere video sessualmente espliciti, costringendoli con minaccia o dietro pagamento di somme di denaro. L’attività prende le mosse dalla denuncia sporta presso la SOSC di Rieti dalla responsabile di una casa famiglia la quale riferiva che un ospite di anni 14 aveva ricevuto in chat materiale pedopornografico da uno sconosciuto e la richiesta di produrre video simili che lo ritraessero in atteggiamenti lascivi.

La Procura della Repubblica di Roma emetteva prontamente un decreto di perquisizione informatica a carico dell’indagato, eseguita da personale della SOSC di Bergamo, all’esito della quale venivano rinvenuti elementi che riconducevano alla cospicua detenzione di materiale pedopornografico. Una più approfondita e meticolosa analisi dei dispositivi sequestrati rivelava un quadro complessivo decisamente più allarmante. Oltre ad un ingente quantitativo di materiale prettamente pedopornografico detenuto ed in alcuni casi posto in vendita, venivano rinvenute numerose chat con altri minori ai quali veniva richiesto di produrre foto e video a contenuto sessuale.

L’uomo, dopo aver carpito la fiducia di un minore romano di anni 12, proponendosi come un utente di giochi online, lo invitava a partecipare ad una diretta streaming a pagamento nella quale i due compivano atti di autoerotismo, ingaggiando una sorta di gara in una chat di gruppo. Inoltre, l’indagato, celandosi dietro un falso profilo di una giovane ragazza, costringeva lo stesso minore ad inviargli foto degli organi genitali, talvolta dietro minaccia della cancellazione di tutte le password di gioco, altre dietro promessa di invio di una ingente somma di denaro attraverso account PayPal.

Gli elementi raccolti consentivano all’Autorità Giudiziaria di richiedere al G.I.P. di Roma l’emissione della misura cautelare della custodia in carcere. Si rappresenta ad ogni modo che il presente procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che il soggetto indagato deve ritenersi non colpevole sino alla condanna definitiva.

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