MUSSOMELI – Non sono rari i casi di malasanità che si leggono sui giornali e la notizia oltre a disturbare, provoca inevitabilmente senso di rabbia e di preoccupazione. Per fortuna, ed anche con un certo compiacimento, si leggono anche notizie di testimonianze rassicuranti di utenti, rilasciate immediatamente dopo la dimissione dall’Ospedale, desiderosi di esternare il ringraziamento per la prestazione ricevuta. Notizie, soprattutto, con cui si sottolineano la professionalità, gentilezza, cura e premura, accompagnati da tanto calore umano di coloro che si sono occupati del degente. E questa volta la “buona sanità” arriva dal nosocomio di Mussomeli. Una testimonianza rilasciata, al termine della degenza in ospedale, da Yosella Schifano, un volto noto in campo sociale per i diversi ruoli ricoperti in paese, che così scrive: “Da semplice cittadina, ma, anche, da sanitaria, componente della Commissione Sanità, mi sento di dare testimonianza del periodo trascorso da ricoverata nell’U.O. di Medicina di Mussomeli. Giovedì, a causa di un improvviso malore, ho dovuto ricorrere alle cure erogate dal nostro ospedale. Ringrazio il dott. Nino Lanzalaco, il personale infermieristico e di supporto del pronto soccorso per l’assistenza e la professionalità ricevuta. Un grazie, anche, al personale dell’U.O. di Radiologia per la prontezza nella gestione della criticità”. La Schifano, così continua: “Oggi, però, non vuole essere solo un grazie per l’assistenza ricevuta personalmente. E’ mio intendimento mettere in risalto la professionalità del responsabile dott. Saverio Sciarrino, del dott. Restivo e della sua equipe di medici “Argentini”, dott. Bossio e Miri, voluti e sostenuti da tutta l’Amministrazione Catania, di cui faccio parte, che ogni giorno si prendono cura dei pazienti, non solo a livello assistenziale ma, anche, e, soprattutto umano. Un grazie alla caposala e al personale infermieristico che con dedizione assistono le persone in difficoltà e un plauso al personale OSS per l’amore, l’affetto, l’assistenza data anche ad una bisognosa, “una vecchietta”, che non riesce a parlare, a dire grazie per il sorriso ricevuto, per la carezza e la rassicurazione avuta mentre lì, confusa con lo sguardo, viene tranquillizzata. Per l’utente l’ospedale diventa la dimora dove ci si attende assistenza, cura, ma soprattutto “calore umano”. In questo periodo della mia degenza, per fortuna andato a buon fine, ho percepito questo calore, professionalità e disponibilità. Non dobbiamo, pertanto, parlare solo di casi di malasanità; è giusto dare merito all’operato di tutte le figure coinvolte nel percorso di cura e assistenza del malato e ringraziare per il servizio offerto dal nostro ospedale. Concludo ringraziando ancora i medici delle diverse unità operative, la caposala, il personale infermieristico, gli OSS, il personale di supporto e di pulizia (eccellente). Custodiamo, dunque, il nostro Ospedale perché è un bene collettivo non solo per noi Mussomelesi, ma per tutti i cittadini del vallone, e non solo”.
di Redazione 3
Dom, 24/11/2024 - 20:42