Salute

Aggrediti e mal pagati, i professori in trincea: report Eurispes. Valditara: “Ricostruire alleanza famiglia-scuola”

Redazione

Aggrediti e mal pagati, i professori in trincea: report Eurispes. Valditara: “Ricostruire alleanza famiglia-scuola”

Gio, 08/02/2024 - 19:17

Condividi su:

Aggressioni e minacce da parte di studenti e genitori, stipendi inadeguati e scarsi investimenti nell’istruzione. Sono soltanto alcuni dei temi affrontati dal Rapporto Eurispes sulla Scuola e l’Università, il secondo dopo vent’anni, realizzato tramite tre indagini e 4.827 questionari compilati dai docenti. Secondo il sondaggio, un insegnante su quattro, alle superiori, almeno una volta nel corso della propria carriera è stato aggredito da un alunno: il 25% dei professori della scuola secondaria di secondo grado che hanno risposto alla ricerca.

Da Varese a Taranto, gli atti violenti commessi in questi giorni nei confronti di docenti e presidi hanno raggiunto la frequenza di più di una volta a settimana. Dall’inizio dell’anno sono, infatti, già 28. Uno stillicidio di violenza che vede come aggressori alunni e famigliari. Come racconta ancora il Rapporto almeno un docente su dieci nelle scuole primarie e secondarie ha subito aggressioni da parte dei genitori degli alunni e il 16% ha poi ricevuto in alcune occasioni minacce. Un fenomeno diffuso anche alle superiori dove il 13% dei docenti ha subito atti di violenza da parte della famiglia del ragazzo.

Al 15,2% è capitato poi di ricevere minacce sempre da parte dei genitori. “Dobbiamo ricostruire una grande alleanza fra famiglia e scuola” ha sottolineato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara intervenuto all’Istituto San Benedetto a Latina. La volontà è quella di “responsabilizzare i genitori che non hanno ancora compreso che la scuola non è una controparte”.

Oltre la metà degli insegnanti delle primarie e medie, come si legge nel Rapporto, ha sperimentato infatti ingerenze dei genitori nelle scelte relative ai metodi e ai contenuti dell’insegnamento. Il 49,1% si è sentito contestare i voti o i giudizi dai famigliari degli alunni. A pesare sulla professione è poi anche il lato economico. A scuola, nove su dieci si dicono insoddisfatti dal punto di vista della retribuzione. Il dato si abbassa all’università, dove è il 65% dei professori a ritenere inadeguato lo stipendio.

Per quasi la totalità degli insegnanti risultano, poi, scarsi o insufficienti gli investimenti nell’istruzione. A pensarlo è quasi l’87% dei docenti della primaria e della secondaria di primo grado, circa l’88% delle superiori e il 90,2% dei professori universitari. Per oltre la metà di chi insegna a scuola o all’università le risorse destinate all’istruzione sono diminuite rispetto al passato. E se la maggior parte apprezza l’autonomia nella scelta dei programmi e dei metodi di insegnamento e sente di svolgere un ruolo cruciale nell’educazione dei giovani, a essere indicata come un ostacolo è la burocrazia. Per nove docenti su dieci, dalle primarie all’università, rappresenta un impedimento oggettivo allo svolgimento del lavoro educativo.  (Maria Elena Marsico – ANSA)

Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 159)