San Cataldo

San Cataldo. Il Sindacato Generale di Base (SGB) annuncia lo sciopero per il personale delle mense scolastiche comunali l’11 gennaio

SAN CATALDO. Giovedì 11 gennaio giornata di sciopero per il personale che da oltre 25 anni assicura la mensa agli studenti nelle scuole comunali di San Cataldo. A proclamarlo e renderlo noto è stato SGB, il Sindacato Generale di Base. Che in una nota ne ha spiegato le ragioni: “Contratti da sole 15 ore settimanali invece delle normali 40, che ogni anno si chiudono a maggio per riprendere forse ad ottobre o novembre, se tutto va bene, che si interrompono continuamente ancora nelle settimane di Natale, di Pasqua, ad ogni festa, problema o necessità aziendale. Con un CCNL, uno di quelli firmati da CGIL CISL UIL, che non assicura neanche 9 euro l’ora. Un servizio dato ancora una volta in appalto, in questo caso ad Innova spa, un affare evidentemente per chi gestisce, una follia per chi lavora. Dopo oltre 25 anni, basta”, così Vincenzo Capomolla, responsabile di SGB.

“In più la società che gestisce il servizio tarda a pagare emolumenti già leggerissimi: il TFR del rapporto chiuso lo scorso maggio pagato solo ora, a gennaio, dopo le proteste, niente stipendio a dicembre, ancora non pervenuto. La risposta dell’azienda davanti alle richieste? Procedimenti disciplinari ed azioni ritorsive, un vecchio film da padrone delle ferriere che ha l’unico effetto di far arrabbiare ancora di più i Lavoratori e ci pone già da ora l’esigenza di nuove proteste, se è questo che vogliono”, continua.

“Ed il Comune? Perché questo è un servizio comunale, ancora una volta in appalto, tra l’altro in scadenza a maggio. Abbiamo già avuto incontri con Sindaco ed assessore, ma questo è il quadro. Certo questa situazione per noi è insopportabile, per pagamenti, contratti, condizioni di lavoro e trattamento. Il futuro, a partire da domani, non può continuare con queste modalità: da 25 anni un trattamento vergognoso. Continuiamo così? Per questo giovedì è sciopero e saremo in piazza davanti al Comune a partire dalle ore 10 a reclamare salario, diritti e dignità, a richiedere a quest’Amministrazione intervento, soluzioni, una svolta ed un futuro finalmente normale”.

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