Papa Francesco, durante l’Angelus, è tornato a parlare di aiuto per il prossimo e di come questo gesto sia benefico non solo per chi dona ma anche chi riceve supporto.
“Annunciare il Vangelo non è tempo perso: è essere più felici aiutando gli altri a essere felici; è liberarsi da sé stessi aiutando gli altri ad essere liberi; annunciare il Vangelo è anche è diventare migliori aiutando gli altri a essere migliori”.
Il Cristiano – ha proseguito il Papa – deve sempre essere proteso all’altro e non avere una fede “all’acqua di rose”.
“Il Signore ama coinvolgerci nella sua opera di salvezza, ci vuole attivi con Lui, responsabili e protagonisti. Un cristiano che non e’ attivo, non e’ responsabile e non e’ protagonista nella sua fede non e’ un cristiano o come diceva mia nonna e’ un cristiano all’acqua di rosa”, ha poi sottolineato a braccio.
“I prossimi mesi ci condurrano all’apertura della Porta Santa con cui daremo inizio al Giubileo – ha concluso -. Vi chiedo di intensificare la preghiera per prepararci a vivere bene questo evento di grazia e sperimentarvi la forza della speranza in Dio”.