Gli operatori della formazione chiedono che sia convocato il comitato per le politiche Regionali della Formazione Professionale per rivedere le recenti norme della finanziaria che mettono a rischio l’esistenza stessa degli enti medi e piccoli
Le associazioni datoriali della formazione chiedono di modificare con urgenza la norma approvata in finanziaria, che elimina il tetto massimo di corsi assegnabili ad ogni ente per ciascun avviso e che richiede l’assunzione a tempo indeterminato un direttore, un tutor, un operatore di segreteria e un operatore ausiliario per ciascuna sede distaccata degli enti, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa degli enti.
L’Assessore alla Formazione, Mimmo Turano, ha già fatto sapere che si confronterà con le associazioni in merito all’obbligo di aumentare il personale, ma per CENFOP, FORMA.RE, FORMA Sicilia, FEDERTERZIARIO, ANFOP e ASEF, associazioni maggiormente rappresentative del settore della Formazione Professionale in Sicilia, non può essere sufficiente.
In una nota indirizzata all’Assessore, le associazioni scrivono che “le norme approvate sono due ed entrambe hanno pesantissime ricadute negative sul sistema.
La notte dell’otto gennaio 2024, gli eventi che si sono verificati sono gravissimi, non è pensabile che un settore strategico come quello dell’istruzione e della formazione professionale, destinato a formare migliaia di giovani siciliani e che impiega altrettante migliaia di lavoratori, venga condizionato dalle scelte di pochi.