Ha chiamato il 118 simulando un malore per far arrivare l’ambulanza e farsi portare in ospedale.
Ma all’arrivo al pronto soccorso in codice giallo si è dileguata. E’ accaduto nella notte a Foggia. A usare il mezzo di soccorso come taxi è stata una donna di mezza età che vive in un paese della provincia foggiana (Carapelle) e diceva di avere tosse da giorni.
Dopo aver percorso quella ventina di chilometri di distanza in neanche un quarto d’ora, da casa al Policlinico Riuniti, si è subito allontanata dal nosocomio. Rintracciata nei dintorni ha candidamente ammesso: “Mi serviva un passaggio”. Per poi far perdere di nuovo le sue tracce. Ora è accusata di interruzione di pubblico servizio.
La vicenda
Al pronto soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia, dunque, il colpo di scena: la paziente, che avrebbe dovuto sottoporsi a controlli e accertamenti, è scesa dall’ambulanza e si è allontanata velocemente. Rintracciata nei dintorni dell’ospedale, ha ammesso di aver utilizzato l’ambulanza come passaggio per arrivare a Foggia.
I precedenti
Non è la prima volta che un’ambulanza viene usata come un taxi da chi non si fa scrupoli di privare chi potrebbe avere realmente bisogno del mezzo di soccorso. E’ già accaduto da Napoli a Imola, mentre a Macerata l’autista di un’ambulanza ha dirottato il veicolo direttamente in discoteca per andare a ballare: denunciato. Stessa sorte per un tiktoker campano che si era fatto portare all’inaugurazione di un negozio a sirene spiegate.