“I morti di Auschwitz, dispersi nel vento, ci ammoniscono continuamente: il cammino dell’uomo procede su strade accidentate e rischiose.
Lo manifesta anche il ritorno, nel mondo, di pericolose fattispecie di antisemitismo: del pregiudizio che ricalca antichi stereotipi antiebraici, potenziato da social media senza controllo e senza pudore”.
Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni del Giorno della memoria al Quirinale.
E a parlare di antisemitismo che si ripresenta sotto una nuova veste è stato anche il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara:
“Giorgio Perlasca ad un intervistatore disse: lei, avendo possibilità di fare qualcosa cosa, vedendo uomini, donne e bambini massacrati senza un motivo se non l’odio e la violenza, cosa avrebbe fatto? È questa la domanda che non dobbiamo mai cessare di farci e che dobbiamo ripeterci quando oggi qualcuno minimizza l’Olocausto, o perfino lo nega, o addirittura si prefigge l’obiettivo di realizzarne un altro.
Lo abbiamo visto, non sono più le cicatrici della storia, ma sono le ferite spalancate della cronaca odierna, è l’antisemitismo che ritorna, è la persecuzione e l’annientamento dell’ebreo in quanto ebreo, che si ripresenta sotto nuova veste – ha concluso il Ministro intervenendo al Quirinale alle celebrazioni per il Giorno della Memoria -. Mai come oggi la chiamata alla coscienza individuale del giusto deve farsi memoria comune, perché il nostro io sia sempre in grado di scorgere nell’altro un tu prezioso, intangibile, irripetibile”.