Spettacolare, emozionante incerta sino alla fine. E’ stata la vittoria 2-3 che la Nissa ha ottenuto sul non facile campo dell’Oratorio San Ciro e Giorgio a Marineo. Una vittoria figlia di un gruppo mai domo, ma soprattutto figlia di una squadra in grado di risollevarsi anche quando subisce mazzate che altre squadre non riuscirebbero mai ad assorbire.
Questa Nissa è come i grandi del pugilato: puoi anche colpire al mento, puoi anche metterla al tappeto, ma alla fine, non solo si rialza, ma trova il modo di mettere definitivamente ko l’avversario. Mutuando il tutto da una metafora pugilistica, è accaduto tutto questo nella sfida odierna al “Biagio Conte”.
E se la botta patita con l’1-0 di D’Agostino è stata assorbita a tempo di record dopo due giri di lancette con il rigore segnato da Gueye dopo due super occasioni davanti al portiere, invece la seconda botta, il gol di Maggio del 2-1, è stata di quelle in grado di tramortire anche un gigante, ma non la Nissa.
La squadra di Nicolò Terranova, con un Privitera sontuoso, un Pagano gladiatorio, un Agudiak sempre a lottare su ogni pallone, ha avuto il grande merito di non mollare mai nemmeno di un millimetro, nemmeno quando sembrava che gli avversari avessero in mano il confronto e che, per la squadra del presidente Giovannone potesse profilarsi o la prima sconfitta o il secondo pari di questo suo immenso campionato di Eccellenza.
Contro un avversario notevole, che ci ha messo cuore, grinta, carattere, volontà, tecnica e forza, la Nissa è riuscita prima a riequilibrare il match e poi, a dieci minuti dal termine, addirittura a ribaltarlo con il folletto Esposito in grado prima di inventarsi una super rovesciata in area per il 2-2 e poi di piazzare un esterno prodigioso sul quale nemmeno un portiere notoriamente forte come Sendin è riuscito a farci qualcosa.
E non è finita qui, perchè l’Oratorio ci ha provato con tutte le sue forze sino alla fine. Prima con il suo capitano Di Maggio e poi con Sanna Sardo la cui conclusione è stata prodigiosamente sventata da quell’Elezaj che oggi ha subito due gol ma che ne ha salvato un terzo con un intervento ancora una volta prodigioso.
Una Nissa che, in questo 2024, s’è ripresentata in versione super contro un Oratorio che in campo ha scherzato poco o nulla. I palermitani hanno dato vita ad un match intenso, tirato facendo soffrire la capolista che ci ha messo umiltà, spirito di sacrificio e capacità di adattarsi agli avversari. Insomma, un confronto di quelli che restano per sempre nella memoria sportiva di tifosi e addetti ai lavori.
Una gran bella Nissa che conferma il suo vantaggio di 6 punti sulla vice capolista Pro Favara in un campionato di Eccellenza più vivo e ricco di spettacolo ed emozioni che mai. Domenica prossima la Nissa ospiterà il Casteldaccia e la Pro Favara sarà di scena fuori casa con il Mazara 46. Ma questa vittoria a Marineo è veramente troppo bella per non rivederla e risentirla con gli occhi e le orecchie calcistiche di una tifoseria che ha esaurito gli aggettivi per questa squadra.