Si svolgerà Martedì, 30 gennaio 2024 nella Sala Cerere di Palazzo Chiaramonte a Enna un convegno focalizzato su Paulo Freire (1921-1997), noto soprattutto per la sua “Pedagogia degli oppressi”.
Il metodo innovativo di alfabetizzazione dello studioso, infatti, ha messo in risalto, durante la sua lunga attività, il ruolo dell’educazione come momento di trasformazione sociale e di emancipazione.
Quest’ultima resa possibile attraverso uno scambio dialogico tra insegnanti e studenti, in cui entrambi partecipino alla creazione di significati per mezzo di processi di riflessione sulla realtà e il contesto delle comunità di appartenenza.
Secondo l’impostazione pedagogica di Freire, il processo educativo si rivolge a tutti i soggetti a vario titolo convolti nell’insegnamento e apprendimento, che viene concepito piuttosto che come mera acquisizione di conoscenze e/o competenze, come occasione per conoscere e affrontare la realtà nella sua complessità, attraverso la ricerca di soluzioni a situazioni problematiche, attivando un metodo critico che scaturisca nel cosiddetto processo di “coscientizzazione” (conscientizão).
La sua riflessione pedagogica, particolarmente adatta al sistema di istruzione degli adulti pone, inoltre, l’enfasi su metodologie di insegnamento, strategie educative, personalizzazione dei percorsi, negoziazione dei processi di problematizzazione (problem posing e problem solving), con un occhio ai singoli attori (docente, discente, comunità, agenzie educative e istituzioni del territorio) e all’interazione tra loro.
Questo processo sfocia nel superamento delle discipline, per fare spazio alla pluridisciplinarità e alla multidimensionalità dei saperi, che sembra trovare un interessante analogo nella riflessione e nel progetto di riforma della scuola e del pensiero teorizzato da Edgar Morin ne “La testa ben fatta”, versione tascabile del suo monumentale “Metodo”. Viene in tal modo superato il concetto “bancario” di educazione (inteso alla maniera di conoscenze da accumulare), a favore di un’educazione all’insegna dell’inclusione del cittadino nella vita democratica e della comunità di appartenenza che, nell’era planetaria, potrebbe incarnare il concetto di “Terra-Patria” e “comunità di destino” elaborati da Morin, come sintesi della natura biologica e storico-sociale del vivente. Istanze presenti, in nuce, nei curricula dei CPIA, la cui articolazione per temi e problemi rispondenti alla concretezza della vita degli adulti e degli stranieri (sia adulti che minori), sembra racchiudere anche una dimensione trans-disciplinare che potrebbe essere declinata all’insegna del paradigma della complessità.
Nella “Pedagogia dell’autonomia” Freire afferma, infatti, che “non c’è insegnamento senza apprendimento” e che quest’ultimo riguarda anche la vita nella sua interezza: il vissuto, la partecipazione sociale, civile e democratica dei soggetti. In tal senso il curricolo degli studi si inserisce, per Freire, in una cornice di complessità che mira a fornire risposte concrete ai bisogni e alle aspirazioni di ciascuno individuo attraverso l’ascolto, la valorizzazione della soggettività e la ricerca di temi significativi.
“L’obiettivo che questo convegno internazionale di studi si pone – spiega il dirigente scolastico CPIA Cl/En, prof. Giovanni Bevilacqua -, con la partecipazione, tra gli altri, di pedagogisti e filosofi da Università italiane e straniere, del DICAM (Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne) e del Centro Studi di Filosofia della complessità “Edgar Morin” dell’Università degli Studi di Messina, è quello di aprire uno spazio ibrido di riflessione, tra pedagogia e filosofia, che, muovendo dalle acquisizioni dell’attività di Freire possa giungere al metodo, agli obiettivi e alle strategie teorizzate dal più importante teorico vivente del “pensiero complesso”, Edgar Morin, inaugurando uno spazio di fertile confronto e dialogo.
PROGRAMMA
ore 8.30 Registrazione
ore 9.00 Apertura dei lavori
Ore 9.15 Giovanni Bevilacqua Dirigente scolastico del CPIA Caltanissetta/Enna
Saluti istituzionali
Gianluca Lombardo Ufficio IV della DGOSVI del MIM
Giuseppe Pierro Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale
per la Sicilia
DT Fiorella Palumbo USR per la Sicilia
Prof. Filippo Ciancio UAT Caltanissetta ed Enna
Maurizio Di Pietro Sindaco di Enna
Roberto Gambino Sindaco di Caltanissetta
Giuseppe La Porta Assessore alla PI di Enna
9.45 Giovanni Bevilacqua Dirigente scolastico del CPIA Caltanissetta/Enna
Paulo Freire e l’Istruzione degli Adulti in Italia
10.00 Paulo Cesar De Oliveira Universidad de Alfenas / Brasile
L’educazione come prassi emancipatrice in Paulo Freire
10.45 Benelli Caterina Docente presso DICAM dell’Università di
Messina
Pedagogia e didattica della coscientizzazione: un metodo da attualizzare
11.30 Gembillo Giuseppe Direttore del “Centro studi Edgard Morin” –
Università di Messina
Complessità e contestualità della pedagogia
12.15 Coffee Break
12.30 Arrigo Antonino Docente del CPIA Caltanissetta ed Enna
Letteratura comparata, pedagogia degli oppressi, inclusione, complessità
13.10 Pausa Pranzo
14.30 Stefano Salmeri Docente della Facoltà di Studi Classici,
Linguistici e della Formazione dell’Università Kore di Enna
L’educazione come prassi emancipatrice in Paulo Freire
15.30 Abdelkarim Hannachi Coordinatore dell’Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio
Dalla trappola identitaria alla cittadinanza cosmopolita: il ruolo dell’educazione
16.30 Interventi e dibattito
17.00 Chiusura dei lavori