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Caltanissetta, da simbolo della Città a solo ferraglia. Che fine farà l’antenna Rai?

Ad agosto saranno vent’anni dall’ultima trasmissione dell’antenna; adesso tutti si chiedono che fine farà ?
L’antenna, collocata sulla collina di Sant’Anna, è rimasta in funzione fino al 9 agosto del 2004, dall’alto dei suoi 286 metri sovrasta la città di Caltanissetta. La costruzione ebbe inizio nel 1949 e, dopo due anni, nel 1951 entrò in funzione. Chi la vide nascere racconta che all’inizio non fu molto amata. Molti non accettarono il vedere quell’enorme presenza che cambiava il panorama, altri erano preoccupati per le forti emissioni, visto che nelle zone più vicine il segnale era molto forte e, a volte, disturbava il funzionamento delle radio.
Nacque per assicurare le trasmissioni radiofoniche in onde medie della RAI in tutto il Sud Italia e nel bacino del Mediterraneo.
Oggi però che l’impianto è spento da 20 anni, i nisseni si ritrovano questo traliccio, che per alcuni è un simbolo identitario, mentre altri lo considerano una pericolosa ferraglia, soprattutto alcuni residenti delle tante villette sottostanti. Di certo ad oggi ancora non si sa che fine farà, acquisirla, a titolo gratuito, o lasciarla demolire, cosa che alcuni anni fa Rai Way, la società che ne è ancora proprietaria, stava per fare, forte anche della mancanza di vincoli, ambientali o culturali, ancora attivi, come certificato dalla Soprintendenza di Caltanissetta dopo che il Tar Sicilia aveva annullato un vincolo di “interesse culturale” emesso nel 2017. I lavori di smontaggio erano già stati finanziati per oltre 400mila euro, autorizzati e affidati a un’impresa specializzata con tempi di esecuzione fissati in 5 mesi.

Ai piedi dell’antenna, posizionata sulla collina di Sant’Anna, ci sono edifici, attrezzature ed ettari di terreno che fanno gola a tanti. Qualche giorno dopo l’apparizione della SCIA, dopo anni di discussioni e di dibattiti su cosa fare di quell’antenna, l’avvio dei lavori fu bloccato. L’antenna-simbolo della città è, almeno per ora, salva. A pressare l’assessorato regionale ai Beni culturali a chiedere alla Soprintendenza di imporre un vincolo di “bene d’interesse culturale” furono le associazioni ambientaliste: Italia Nostra, Wwf Sicilia, Legambiente e il comitato Parco antenna Sant’Anna. Ora però bisognerà che qualcuno si faccia carico della manutenzione straordinaria, ordinaria e messa in sicurezza, anche perchè al di là delle belle parole, non vi è un progetto concreto che dimostri come reperire i fondi necessari. E’ impensabile che a questo punto se ne occupi la RAI, che negli anni passati aveva espresso la disponibilità a cedere anche gratuitamente antenna e strutture collegate al Comune. Molto difficile che se ne possa prendere cura solo il Comune, visto gli alti costi che non potrebbe sostenere, si parla di un milione per la manutenzione straordinaria, urgente in quanto non si fa da anni, e di circa duecento mila euro l’anno per quella ordinaria. Questo è quanto venuto fuori dal consiglio comunale aperto, tenutosi il 13 Dicembre 2021, dove intervennero associazioni e cittadini, alcuni in difesa ed altri preoccupati sia per la sua stabilità che per gli elevati costi da sostenere, qualcuno arrivò anche a promettere un contributo da parte della Regione, contributo che ovviamente non arrivò mai. Dopo un lungo silenzio, come spesso accade su certe tematiche importanti, se ne torna a parlare nell’agosto 2023, quando il Sindaco Gabino in un post su Facebook, ripreso poi dalla stampa, dichiara: “Dopo una lunga e delicata trattativa con i vertici di Rai Way è stato raggiunto un accordo di massima grazie al quale l’antenna RAI di Caltanissetta, il parco urbano e gli immobili, presto diventeranno proprietà della nostra città…E’ un risultato straordinario dettato da un lento e costante lavoro fatto in silenzio e in modo riservato, che ha consentito di ribaltare la proposta di acquisto fatta dalle precedenti amministrazioni che avevano quantificato una spesa di circa 500.000 euro per l’acquisizione del bene”.

Il primo cittadino ha poi concluso: “Il lavoro di concertazione svolto in questo ultimo periodo ci ha consentito di raggiungere l’obiettivo prefissato che era quello dell’acquisizione dell’antenna RAI che sarà praticamente regalata al comune di Caltanissetta ed in più il comune otterrà anche la somma di circa € 450.000 che consentirà all’ente comunale di effettuare le manutenzioni necessarie per mettere in sicurezza il bene”. Dopo queste assicurazioni, anche se si parla di “accordo di massima”, dell’agosto dello scorso anno, nulla è ci è dato più sapere, specialmente in riferimento a chi sosterrà le spese necessarie ed urgenti o come verranno reperite le somme necessarie. Probabilmente si continua a lavorare “in silenzio ed in modo riservato”, anche se francamente non se ne comprende il motivo. Va comunque considerato che gli onori sarebbero sicuramente dell’amministrazione attuale, buoni da spendere anche in campagna elettorale, mentre gli oneri resterebbero a carico dei nisseni, che si farebbero carico di tutte le spese. Visto che tale decisione coinvolge tutta la città, giusto dire che non tutti i cittadini condividono la scelta di mantenerla in piedi, ed essendo una scelta politica sulla quale un domani difficilmente si potrebbe tornare indietro, se non decidendone il suo abbattimento, con un ulteriore aggravio di costi, perchè non fare un referendum come suggerito tempo fa ? Ad Maiora

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