Dal più grosso bacino di precari di un’amministrazione pubblica italiana (gli ex contrattisti) alle stabilizzazioni dei precari covid. È il percorso che dal 2019 ad oggi ha portato alla stabilizzazione di 873 lavoratori dell’Asp di Palermo, ai quali a breve si aggiungeranno altri 446 operatori, per complessivi 1.319 dipendenti che, da quando l’Azienda sanitaria del capoluogo è guidata da Daniela Faraoni, sono passati dal precariato al contratto a tempo indeterminato.
Le 96 procedure curate dal Dipartimento Gestione Risorse Umane dell’Asp hanno interessato quasi tutte le figure professionali presenti in Azienda. Una “forza lavoro” – quella dei precari stabilizzati negli ultimi 5 anni – pari al 34% degli attuali dipendenti (3.904) legati da un contratto a tempo indeterminato all’Asp di Palermo.
«I processi di stabilizzazione hanno rappresentato una priorità sin dal mio insediamento- ha sottolineato il Commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni (nella foto di Insanitas)- All’inizio si è trattato di riconoscere (agli ex contrattisti, ndr) il valore di un’esperienza maturata per tantissimi anni da un gran numero di lavoratori che attendevano la stabilizzazione anche per dare garanzie alle condizioni sociali della propria famiglia».
«Alla base c’è, sempre, stato un profondo rispetto per il destino lavorativo di ogni persona, anche se il percorso è stato, talvolta, caratterizzato da una dialettica dai toni fin troppo accesi- aggiunge Faraoni- La direzione aziendale non ha mai desistito ed ha continuato, costantemente, a mettere in atto tutte le procedure possibili, anche durante e dopo la pandemia, quando l’organizzazione ha potuto contare su un numero cospicuo di altri lavoratori che si sono inseriti improvvisamente e, talvolta, senza il rispetto delle condizioni previste dall’ordinamento, alle quali è stato possibile derogare in regime di urgenza di fronte agli effetti devastanti dei contagi. Terminata la pandemia tutto è stato ricondotto nelle condizioni di assoluta integrità normativa. Il rispetto delle regole è stato immediatamente ripristinato, procedendo a tutte le azioni utili, possibili e sostenibili, in virtù delle esigenze organizzative, per i processi di stabilizzazione che le norme nel tempo hanno confermato o introdotto».
L’elenco delle stabilizzazioni è lungo e, come detto, ha preso il via nel 2019 con 647 ex contrattisti (dei quali 63 cooptati dall’Azienda Policlinico e dall’Azienda Villa Sofia-Cervello), mentre nel 2020 è toccato a 5 medici, nel 2021 ad altri 31 lavoratori e nel 2022 a 63 precari. L’anno scorso sono stati 127 gli operatori stabilizzati ai quali si aggiungeranno altri 446 lavoratori (tra i quali 157 infermieri e 150 OSS) per i quali sono in corso le procedure che si concluderanno con la firma dei contratti a tempo indeterminato.
«Il lavoro fatto dagli uffici è stato spasmodico, difficile e impegnativo- ha concluso Daniela Faraoni- Agli operatori della UOC Gestione Risorse Umane va il mio ringraziamento per quanto si è riusciti a portare a compimento e per quanto si farà nelle prossime settimane».