Una vittoria è sempre una vittoria, ma nello sport per chi ha ambizioni da prime della classe un successo al tie-break contro una formazione distante 15 punti in classifica dopo nove giornate è sempre un punto perso.
Fatta questa premessa, al di là della cronaca di una gara combattuta solo nel quarto set, è giusto analizzare tutti i fattori che in un modo o in un atro hanno concorso a determinare il risultato finale.
- La Traina ha avuto un approccio alla gara totalmente sbagliato. Nel primo set 16 errori punto hanno spianato la strada alle padrone di casa gasatissime di fronte ad un pubblico rumoroso ma correttissimo.
- Trovato il giusto ritmo nel secondo e terzo set la Traina è diventata padrona della gara, ma, incredibilmente, nel quarto parziale il tecnico goriziano Marco Relato ha deciso di cambiare formazione iniziale. In qualsiasi sport o attività umana squadra vincente non si cambia tranne che non ci siano necessità emergenziali e questo non era il caso.
- Sempre nel quarto set succede di tutto. Alla Traina viene sottratto un punto e la squadra recrimina quando, infortunatasi Monzio Compagnoni, dopo aver soccorso e sostituito la giocatrice, il tabellone luminoso, invece di segnare il punteggio di 15 a 14, riporta quello di 15 a 13. Grandi proteste delle ospiti ma naturalmente non cambia la decisione del segnapunti (sig. Giuseppe Condino di Paola). E qui fa un errore la dirigenza nissena a non preannunciare reclamo che sarebbe stato alla fine ampiamente documentato. Infatti, rivendendo le immagini della gara e confrontandole con il referto ufficiale, si evince che sul punteggio di 6 a 2 con al servizio Monzio Compagnoni la stessa batte due volte e quindi il successivo cambio battuta deve avvenire sul 6 a 4 e non sul 6 a 3 come è riportato nel referto. Nessuno sul momento può farci caso perché il tabellone luminoso del PalaSport gestito in maniera corretta dal presidente della squadra di casa segna il punteggio conseguito sul campo e non quello errato del referto di gara. Il tutto fino alla certificazione dell’infortunio della Monzio Compagnoni che viene segnato a referto sul 15 a 13 mentre di fatto il punteggio doveva essere 15 a 14. E in un set conclusosi 29 a 27 un punto avrebbe potuto fare la differenza, come – in presenza di in un ricorso documentato – probabilmente non ci sarebbe stata l’omologazione del risultato finale.
- La squadra gioca la seconda parte del quarto set e tutto il quinto senza la Monzio Compagnoni e “obbligata” con in campo Valeria La Mattina solo per timbrare la presenza in quanto ferma per infortunio da sei settimane e ancora non dichiarata “abile e arruolata”. Ma, nonostante quindi la TRAINA sia praticamente in campo con cinque atlete abili e una “segna posto”, la formazione nissena è riuscita a condurre il set (19/21, 21/23), ad annullare un primo set-ball /24/23), a sprecare il match-ball (24/25) per eccesso di individualismo, e, dopo aver annullato altri due set-ball, cedere il parziale.
- Il quinto set con le premesse dell’entusiasmo dalla parte delle padrone di casa, avrebbe potuto far pensare al tracollo finale della TRAINA. Invece la formazione nissena, ristabilito in campo l’equilibrio del secondo e terzo parziale, pur in cinque effettive e la conferma del “segnaposto”, ha vinto il tie-break a mani basse lasciando ad otto le avversarie, tra gli applausi del pubblico di casa già soddisfatto per, alla vigilia insperato, punto in più in classifica delle proprie beniamine
Racchiusa in cinque punti la storia della gara vanno fatte alcune precisazioni doverose:
- Serena Moneta è il valore aggiunto della squadra e deve essere sempre messa nelle condizioni di dare il massimo, impostando il sestetto attorno a lei. A Paola è stata decisiva dal secondo al quinto set con turni al servizio che hanno messo alle corde le avversarie e questo testimonia che sta raggiungendo il top della forma.
- Michela Conti, Jennifer D’Antoni e Rita Minervini sono scese in campo con evidenti menomazioni fisiche di varia natura e vanno ringraziate per l’abnegazione e il sacrificio che hanno mostrato in una gara lunga 2 ore e 10 minuti effettivi.
- Grande prova di Arianna Giannone, quasi perfetta in attacco e solo “sporcata” da 5 errori-punto in battuta. Sabato l’atleta lilibetana è diventata l’emblema di una squadra in cui basterebbe ridurre di una piccola percentuale gli errori per marcare in maniera sempre netta la differenza con le avversarie.
Infine un grazie va alla dirigenza della New Hospital che, fin dalla rifinitura del sabato mattina, ha fatto sentire la comitiva nissena a casa. Sull’asse Mercanti, Ceglie, Lo Gerfo la formazione calabra ha i numeri per raggiungere la salvezza grazie all’entusiasmo di un presidente ambizioso e di un pubblico appassionato.
Questo il dettaglio della gara di sabato 9 dicembre 2023 disputata al PalaSport Maiorano di Paola:
New Hospital Paola – TRAINA SRL CL 2 – 3 (25/16; 15/25; 18/25; 29/27; 8/15)
Paola: Rachella (K), De Simone, Ceglie, Mercanti, Gianni, Cuzzola, Ritrovato, Lo Gerfo (L). NE Stancato, Vizza, Mondello. All. Neri
TRAINA Albaverde: Minervini, D’Antoni, Spena (K) 1, Giannone, Monzio Compagnoni, Franceschini, Zaffuto, Moneta, La Mattina, Conti (L). NE. Musumeci. All. Relato
Arbitri: Raffaele Donato e Gabriella Notaro entrambi di Lamezia Terme