In Italia, gli studenti che raggiungono il Livello 2 e superiori (convenzionalmente denominati low perfomer) sono il 70% per matematica (media OCSE: 69%); 79% per lettura (media OCSE: 74%); 76% per scienze (media OCSE: 76%). Mentre gli studenti che hanno livelli eccellenti di competenza (Livello 5 e superiori, convenzionalmente denominati top perfomer) sono meno del 10% in tutti gli ambiti, mentre quelli che non possiedono le competenze minime sono piu’ del 20%. E’ quanto emerge dall’edizione 2022 dell’indagine internazionale Ocse PISA (Programme for international student assessment) condotta in Italia da Invalsi.
Si tratta di un’indagine triennale condotta su studenti quindicenni di tutto il mondo che rileva in che misura abbiano acquisito conoscenze e competenze fondamentali per partecipare pienamente alla vita sociale ed economica. Le rilevazioni PISA non si limitano a verificare se gli studenti al termine della scuola dell’obbligo sono in grado di riprodurre ciò che hanno appreso, ma esaminano anche la capacità degli studenti di attingere da ciò che hanno imparato e applicarlo in situazioni realistiche di apprendimento e di vita an-che in contesti sconosciuti, sia dentro che fuori la scuola.
Per ottenere buoni risultati in PISA, gli studenti devono essere in grado di estrapolare da ciò che conoscono, pensare oltre i confini delle discipline, applicare le loro conoscenze in modo creativo in situazioni nuove e dimostrare strategie di apprendimento efficaci. Per esempio, nella prova PISA di matematica (focus principale dell’edizione 2022), gli studenti non devono solo dimostrare di conoscere i contenuti matematici, ma anche di saper pensare come un matematico, di tradurre i problemi del mondo reale nel mondo della matematica, di ragionare matematicamente e di interpretare le soluzioni matematiche nel contesto del problema originale.
Sebbene l’ottava rilevazione fosse originariamente prevista per il 2021, si è deciso di posticiparla al 2022 a causa delle numerose difficoltà che i sistemi scolastici hanno dovuto affrontare a causa della pandemia Covid-19. La rilevazione si caratterizza per una partecipazione costantemente crescente.
Nella prima edizione vi hanno partecipato 43 Paesi ed economie (32 nel 2000 e 11 nel 2002), 41 nella seconda edizione (2003), 57 nella terza (2006), 75 nella quarta (65 nel 2009 e10 nel 2010), 65 nella quinta (2012), 72 nella sesta (2015) e 79 nella settima edizione (2018). Nel 2022, mentre i paesi stavano ancora affrontando gli effetti persistenti della pandemia, quasi 700.000 studenti di 81 paesi membri dell’OCSE e di economie partner, che rappresentano 29 milioni di studenti in tutto il mondo, hanno partecipatoa PISA.
L’Italia ha partecipato con un campione di 10.552 studenti estratto casualmente all’interno delle 345 scuole selezionate. Il campione italiano rappresenta una popolazione di circa mezzo milione di quindicenni iscritti a scuola a partire dal secondo anno della scuola secondaria di primo grado. Il campione è stratificato per macroarea geograficae tipologia d’istruzione. Matematica è stato l’ambito di rilevazione principale di PISA 2022, mentre lettura e scienze sono stati rilevati come ambiti secondari. Gli studenti hanno anche partecipato a prove sul pensiero creativo (dominio innovativo) e a prove di competenza finanziaria (dominio opzionale).
Al Sud solo 3% dei 15enni ‘top perfomer’ in matematica =
Più dell’80% degli studenti delle aree del Nord sono al Livello 2 o superiore (i cosiddetti low perfomer) sia in matematica che in lettura e scienze. Mentre, nelle aree del meridione, gli studenti che si sono collocati nel livello 2 o superiore sono poco più del 60% in scienze, circa il 70% in lettura e circa il 55% in matematica.
Per quanto riguarda invece i livelli di eccellenza, nel Nord Ovest più del 10% degli studenti si è collocato nella categoria dei top performer in matematica. Nelle aree meridionali, la percentuale di questi studenti è di circa il 3%. Per quanto riguarda quindi le differenze tra le aree del paese, le aree del Nord Italia ottengono punteggi superiori alle aree del Sud in tutti e tre gli ambiti. La differenza tra studenti più bravi (10% degli studenti con punteggi più alti) e meno bravi (10% dei punteggi più bassi) è simile tra le aree geografiche e corrisponde a circa tre livelli di competenza.
Ragazzi più ‘forti’ in matematica, le ragazze in lettura
Continuano le differenze di genere per matematica e lettura, mentre in scienze ragazzi e ragazze hanno ottenuto un punteggio simile. Per quando riguarda matematica, i ragazzi hanno superato le ragazze di 21 punti. Questa differenza è la più elevata in assoluto tra tutti i paesi partecipanti. Viceversa, in lettura, le ragazze hanno ottenuto un punteggio superiore ai ragazzi di 19 punti.
Rispetto al ciclo precedente, queste differenze sono rimaste sostanzialmente stabili. Sia nelle diverse macroaree geografiche, sia nei diversi indirizzi di studio, i ragazzi hanno ottenuto un punteggio in matematica superiore a quello delle ragazze. Per lettura, a esclusione del Nord Ovest e dei licei, le ragazze hanno mostrato un rendimento migliore dei ragazzi.
Dall’indagine, poi, è emerso che i licei hanno ottenuto punteggi medi superiori agli altri tipi d’istruzione in tutti e tre gli ambiti: matematica, lettura e scienze. A seguire, gli istituti tecnici e l’istruzione e formazione professionale. Questi ultimi due hanno registrato un rendimento simile; inoltre, in questi due gruppi la distanza tra gli studenti nella fascia più alta di punteggio e quelli nella fascia più bassa è risultata più contenuta rispetto a quanto si è osservato nei licei e negli istituti tecnici.
Nei licei e negli istituti tecnici, in matematica, lettura e scienze, più di due terzi degli studenti hanno raggiunto il livello base o superiore di competenza. Le percentuali vanno da un minimo del 67% negli istituti tecnici in matematica, a un massimo del 90% nei licei in lettura. Negli istituti professionali e nella formazione professionale la percentuale di questi studenti va da un minimo del 36% in matematica, a un massimo del 52% in lettura.
Complessivamente, negli istituti professionali e nella formazione professionale la percentuale di studenti al di sotto del Livello 2 (i low perfomer) in matematica, lettura e scienze è più che doppia rispetto a quella registrata negli istituti tecnici e nei licei. Infatti, i low performer superano il 60% in matematica e in lettura, e in scienze superano il 50%. La percentuale di studenti top performer tende a diminuire, in tutti gli ambiti, dai licei alla formazione professionale. In quest’ultimo settore, meno dell’1% degli studenti raggiunge i livelli più alti di competenza, mentre nei licei i top performer in matematica sono il 10%.