SAN CATALDO. Riceviamo e pubblichiamo nota del sindaco Gioacchino Comparato in merito alla questione del possibile accorpamento del 2° Circolo al plesso scolastico Caponnetto di Caltanissetta.
“Negli ultimi giorni ho letto con attenzione quanto scritto sui social relativamente alle vicende sul dimensionamento scolastico. Attendevo alcuni passaggi istituzionali per dare un contributo alla discussione, la politica si fa nelle sedi competenti con un lavoro giornaliero e molte volte silenzioso. Debbo confessare di non essere abbastanza “social” per apprezzare le discussioni virtuali, le invettive lanciate al vento senza un diretto interlocutore, i processi mediatici.
A queste preferisco ancora il confronto diretto, viso a viso, a maggior ragione credo che la politica vada sempre fatta nelle sue sedi attraverso incontri anche aspri ma reali. In questa vicenda ho preso atto dei tantissimi interventi. Alcuni sbroccati (addirittura qualche benpensante ha parlato di piani proposti per garantire “culi”, o le poltrone di qualcuno, senza evidentemente comprendere di cosa si stesse parlando), come se vi fossero interessi superiori da salvaguardare. Nessun interesse, se non quello dell’interesse collettivo, dei ragazzi, della cittadinanza.
Non v’è dubbio, lo confesso, che ci sia stato un black out nella comunicazione e coinvolgimento della nostra comunità, in tutti i passaggi di questa vicenda, e di questo, come sono sempre abituato, me ne assumo la responsabilità, ma i fatti vanno rappresentati in maniera corretta, senza le solite strumentalizzazioni. Salvaguardare le scuole: ecco l’obiettivo.
In questo piano, la Sicilia, e la nostra provincia in particolare, ne risultavano come al solito fortemente interessate. Da qui, l’intento di combattere per mantenere l’autonomia di tutte le scuole sancataldesi. Questo il peccato originale. Ne sono colpevole, lo ammetto. Ma credo che lavorare per rendere più forti i nostri istituti non sia un delitto, un orrore, come qualcuno ha scritto.
Dopo innumerevoli confronti con gli interessati, con il Provveditorato, e ancora con i sindacati, veniva formulata una proposta che andava all’esame della Commissione per il dimensionamento scolastico. Si badi, come tutti i diretti interessati al piano fossero stati avvisati e ne avessero discusso con il sottoscritto. Si badi, prima di procedere a qualsiasi votazione, anche il personale scolastico del secondo circolo veniva coinvolto per la discussione del piano, incontrandone una delegazione. Mantenere l’autonomia di tutte le scuole sancataldesi, questa la proposta.
Ma ci fermiamo qui? No di certo, perché chi fa politica, ha il sacrosanto dovere di continuare a riflettere e valutare su tutte le opzioni che vengono portate alla sua attenzione, senza chiudersi a riccio sulle proprie idee. E’ evidente che quando scoppia forte la polemica sull’accorpamento di un istituto nisseno al nostro secondo circolo didattico (scuola accorpante come SCRITTO nei verbali), si impone un ulteriore elemento di discussione, ma non per le polemiche innestate, molte delle quali strumentali o fuori dalla realtà (chiuderanno le nostre scuole, oppure dovremmo andare a Caltanissetta a scrivere i nostri figli, tutte fantasie perverse create per generare caos), ma proprio per concretizzare quel concetto di democrazia e partecipazione, si provvede, nuovamente, a risentire le parti principalmente interessate (nonostante si fossero già sentite e nulla avessero prima proposto o obiettato).
Voglio a questo punto dire che rispetto tutti i soggetti interessati in questa vicenda: insegnanti, genitori, e soprattutto alunni. Proprio questo assoluto rispetto, ci portava, nella giornata di ieri, dopo interlocuzioni con la politica regionale e prendendo atto di quanto proveniva dalle scuole, ad approdare all’unica soluzione possibile per l’Assessorato Regionale, la creazione di due istituti comprensivi a San Cataldo. Questa la proposta, che discussa con tutte le rappresentanze delle scuole della nostra città, veniva poi relazionata alla conferenza dei capigruppo, che in TUTTE le sue componenti politiche la condivideva prendendo atto.
Siamo contenti? Lasciatemelo dire, perdiamo l’autonomia della scuola Carducci. Non ci sono vincitori in questa vicenda. Ma soltanto una mesta presa d’atto di come a livello nazionale e regionale non si presti particolare attenzione a servizi fondamentali come la scuola o la sanità. Concludo dicendo che si attende che l’Assessorato prenda una decisione definitiva sulla vicenda. Già scorgo i soliti politici navigati arrogarsi il merito di una vittoria. Qualcuno dice che l’Amministrazione abbia cambiato idea, qualcun altro che ha vinto la scuola!
Fino alla fine abbiamo lavorato per salvaguardare tutte le autonomie scolastiche della nostra città. Perdere un’autonomia non è una vittoria. In questa vicenda, al di là delle strumentalizzazioni, si è cercato con la proposta dei due comprensivi di creare un equilibrio tra i vari istituti scolastici. Perdiamo l’autonomia della Scuola Carducci-Balsamo, a favore della creazione di due istituti comprensivi che avranno in sé scuola dell’infanzia, primaria e media.
Lavoreremo per dare forza a questi comprensivi. Lavoreremo, ancora una volta, con il solo scopo di migliorare l’offerta formativa nella nostra città. Nonostante la preoccupazione circa le ricadute nei prossimi anni di questi accorpamenti, lavoreremo per mitigarne le criticità e valorizzarne i punti di forza. La politica è sempre ascolto, è sempre condivisione e ne abbiamo dato oggi un’altra dimostrazione”.