SAN CATALDO. Riceviamo e pubblichiamo lettera aperta di Gianfranco Scarciotta, coordinatore di Primavera Sancataldese sulla questione del ridimensionamento scolastico.
“Per come imposto da provvedimenti normativi figli di logiche di ridimensionamento che nulla hanno a che vedere con la più appropriata offerta didattica che la politica tutta e forse anche parte degli addetti ai lavori dovrebbero pretendere tutti i santi giorni, con l’odierna consumazione di una seduta monotematica di un Consiglio Comunale convocato d’urgenza, siamo apparentemente giunti all’epilogo di una vicenda che mortifica l’autonomia scolastica della nostra città.
Ci sono due diversi aspetti di questa triste vicenda che – a nostro giudizio – vanno rimarcati, accomunati però da una comune constatazione: non ci sono vinti e vincitori, ma solo vinti. Unica notazione positiva – sicuramente la più importante per la nostra comunità – riguarda l’offerta scolastica ai nostri figli in età scolare che non impedirà, comunque vada, ai corpi docenti delle nostre istituzioni scolastiche di dedicarsi come sempre e con rinnovato impegno alla formazione dei cittadini di domani: per loro nulla cambia.
Il primo aspetto attiene la guerra tra poveri alla quale quelle logiche di ridimensionamento di cui si è fatto ampio cenno in questi giorni, hanno indotto l’intera cittadinanza, a partire dal mondo della scuola con i dirigenti, i corpi docenti ed il personale ATA delle nostre istituzioni scolastiche, i genitori dei nostri piccoli alunni, passando attraverso la gogna mediatica dei social alla quale, per mero interesse speculativo, parte della politica cittadina si è associata non cogliendo le necessità del momento.
E’ partito quindi un acceso dibattito in parte avvelenato a suon di comunicati e di maliziosi e pesanti interventi sui social che, anziché offrire contributi di conoscenza della complessa materia ed elementi oggettivi di valutazione, ha virato verso lo scoperto obiettivo di ingraziarsi le opposte tifoserie e approfittare per dare addosso a Sindaco e Amministrazione.
Andando per ordine ed entrando nel merito sebbene in estrema sintesi, al tentativo del Sindaco Comparato di salvare tutte e tre le nostre istituzioni scolastiche attraverso l’accorpamento del comprensivo Caponnetto di Caltanissetta al nostro Secondo Circolo quale entità accorpante si badi bene, abbiamo assistito alla legittima ma forse non sufficientemente meditata protesta degli addetti ai lavori di quell’istituzione che lamentavano la perdita di quel requisito di territorialità che dovrebbe comunque connotare ridimensionamenti ed accorpamenti, accompagnata, forse, anche dal rischio di trasferimento verso Caltanissetta dei docenti con minore anzianità di servizio.
Si riunisce quindi la Conferenza dei Capigruppo che all’unanimità decide di dare mandato al Sindaco di abbandonare l’originaria proposta e di aderire alle indicazioni – o per meglio dire al diktat – dell’USR (Ufficio Scolastico Regionale) di formare due Istituti Comprensivi: accorpando la S.M. Carducci al Primo Circolo e la S.M. Balsamo al Secondo Circolo con la cessione, al solo scopo di garantire un maggior equilibrio numerico anche in termini di prospettiva futura, del plesso Capuana al Secondo Circolo.
E qui le altrettanto legittime censure e proteste del corpo docente della S.M. Carducci-Balsamo che di fatto ed in sol colpo vedeva smembrarsi un’istituzione comunque unica ancorché formata da due plessi con la formale cessione degli alunni e delle aule del plesso Balsamo, perché e bisogna affermarlo a chiare lettere: al Secondo Circolo passano aule ed alunni e nessuna delle dotazioni della Carducci, niente di niente, nulla che abbia a che vedere con una Scuola Media.
E che dire delle proteste degli addetti ai lavori del Primo Circolo che, all’ipotesi di cessione degli alunni del plesso Capuana, vedono a rischio nel prossimo futuro il dato numerico che oggi consente il mantenimento in vita dello stresso Circolo. Come vedete, niente vincitori, solo vinti. Come vedete, non sempre malcelati interessi, legittimi ma di bottega. Come vedete nessun tentativo di salvare culi, come qualcuno ha malevolmente adombrato e come certa politica ha vigliaccamente sostenuto con semplici “copia-incolla” da leoni della tastiera.
E qui andiamo al secondo profilo della vicenda, quello più squallido al quale siamo purtroppo abituati: le maldicenze e le falsità propalate anche su questa materia a piene mani da parte di coloro che da tempo immemore, con visione e metodi sacchiani ed oggi in veste di nobili graminacee, continuano a rimestare nel torbido, dopo essersi apparentati con questa maggioranza ricavandone grande profitto di visibilità ed agibilità politica ed averla abbandonata per evidenti malcelate aspirazioni di potere egemonico.
Ma non è certamente questa l’occasione per approfondire queste vicende, ce ne sarà modo, tempo e maniera; non sempre è possibile mantenere prudenti silenzi. Oggi tutti ne usciamo vinti, ma l’unico a pagarne le conseguenze con la piena assunzione delle responsabilità che gli competono è Gioacchino Comparato, il Sindaco additato come unico colpevole di un disastro annunciato e noto a tutti, in specie ai portatori di interesse ed alla politica speculatrice.
Ma tant’è, Gioacchino Comparato ha le spalle larghe e forse qualche attributo in più che innegabilmente manca a chi crede di rovesciarlo ad ogni piè sospinto; lo ha dimostrato a più riprese e gode della fiducia incondizionata della parte dell’originaria maggioranza che non lo ha tradito. Statene certi, uccelli del malaugurio, porterà avanti la sua attività amministrativa con sempre maggiore determinazione e con oil quotidiano impegno che ha profuso sin dal suo insediamento.