Il bisogno di aiutare gli altri conduce, spesso, a ricercare nuovi modi per facilitare l’assistenzialismo. Da qualche tempo si è scoperto un metodo di aiuto che ha come protagonisti gli animali, in particolare cani, cavalli e gatti.
La pet therapy, o anche chiamata zooterapia, è una pratica terapeutica che consiste nell’interazione tra alcuni animali e le persone, affinché si possa migliorare il benessere psicofisico e la qualità di vita all’interno della società.
Utilizzata maggiormente con i bambini e con gli anziani, la pet therapy comporta numerosi benefici e, in particolare, è bene sapere che gli animali coinvolti seguono un precedente percorso di addestramento al fine di non ledere la sicurezza dell’utente; e, altrettanto, viene preservato anche il benessere psicofisico dell’animale. La pet therapy è una pratica curativa che incide su entrambi i fronti.
Accrescere l’autostima, stimolare il linguaggio e il processo di socializzazione, diminuire l’ansia, incoraggiare la mente, sono alcuni dei benefici che la pet therapy apporta alla persona e, oggi, si è improntanti molto di più verso questo tipo di terapia grazie anche al fatto che vi è una natura affettuosa che comporta la costruzione di un legame empatico.
Gli animali coinvolti vengono guidati in un ambiente controllato come ospedali o centri specializzati e l’utente interagisce con esso attraverso gesti semplici, come carezze, sorrisi, giochi.
Le figure che ruotano attorno a tale pratica sono diverse, come educatori, veterinari, medici. La pet therapy è una pratica che ha bisogno di tempo per poter offrire risultati efficaci.
La pet therapy è una preziosa mediatrice tra due diversi mondi che, però, possono entrare in contatto tra loro e crearne uno nuovo.