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Capodanno in piazza, rischio terrorismo ed ecoattivisti. Circolare del Dipartimento ai prefetti: “Attenti agli assembramenti”

 Un attentato terroristico, vista la crescita della minaccia jihadista seguita al conflitto Gaza-Israele. Ma anche un’eclatante azione di eco-attivisti. Oppure violenze da branco come quelle di due anni fa a piazza Duomo a Milano. Feste di Capodanno nelle piazze e nei locali sorvegliate speciali in questo fine 2023: gli assembramenti potrebbero infatti favorire malintenzionati.

L’allarme è contenuto in un circolare del Dipartimento della Pubblica sicurezza che invita tutti i prefetti a pianificare per tempo “idonei dispositivi” per evitare disordini. E l’indicazione arriva dopo il punto fatto martedì scorso al Viminale dai vertici di forze dell’ordine ed intelligence nel Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, Naturalmente, il timore principale è legato al rischio terrorismo, magari un lupo solitario che si attiva come già avvenuto in altri Paesi europei dopo il 7 ottobre. E le folle della notte dell’ultimo dell’anno rendono difficile il controllo da parte delle forze di polizia. Ecco quindi che l’attenzione va focalizzata sugli eventi realizzati in luoghi pubblici (ad esempio a Roma è in programma un concerto al Circo Massimo, a Napoli il teatro della festa è piazza Plebiscito, mentre a Milano niente concerto ma prevedibile afflusso di gente in piazza Duomo) e, più in generale, in tutti i siti dove “tradizionalmente, anche in assenza di specifiche iniziative, si registrano, con l’approssimarsi della mezzanotte, alte concentrazioni di persone”.

Vanno dunque previste misure per evitare “situazioni di eccessivo assembramento che potrebbero di per sé costituire un pericolo per l’incolumità dei partecipanti “, anche facendo ricorso a specifici servizi di vigilanza dall’alto per la “tempestiva rilevazione e conseguente gestione di eventuali criticità”, si legge nella circolare. Questi luoghi “dovranno essere oggetto di mirati controlli preventivi” e bonifiche.
Andrà inoltre potenziata l’attività informativa per la tempestiva individuazione di “feste illegali tipo rave party”.

Ma non è solo il rischio terrorismo a preoccupare. Anche i movimenti ambientalisti come Ultima Generazione, che nell’ultimo mese hanno organizzato numerose mobilitazioni, osserva infatti il Dipartimento di Pubblica sicurezza, “potrebbero ravvisare” nelle feste di Capodanno, specie quelle “di particolare impatto mediatico, una occasione di massima visibilità per l’attuazione di iniziative contestative e dimostrative, anche con modalità eclatanti”.

Si punta inoltre a prevenire e contrastare gli episodi di criminalità diffusa o la possibile presenza di gruppi di giovani che, richiamati dai social, potrebbero, come avvenuto in altre occasioni, “dar luogo a condotte illecite favorite dalle situazioni di assembramento”. Il pensiero va al Capodanno 2022 di piazza Duomo, teatro di aggressioni sessuali e di violenze da parte del branco. I prefetti sono quindi invitati a riunire i Comitati provinciali per la sicurezza in modo da organizzare e condividere le linee di intervento. Ed i dispositivi di vigilanza e di ordine pubblico dovranno prevedere il coinvolgimento delle polizie locali.

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