Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di un cittadino, Leandro Janni, in merito alla presenza nella Giunta Gambino di Ettore Garozzo e alle sue successive dimissioni dopo 13 mesi di mandato.
A seguire il suo commento integrale:
Cosa mi ha colpito delle dimissioni dell’ormai ex assessore comunale alla transizione ecologica, alla mobilità, alla toponomastica, alla partecipazione, al centro storico e ai quartieri Ettore Maria Garozzo? Mi ha colpito una peculiare espressione utilizzata nella PEC con la quale comunicava le sue dimissioni al sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, lo scorso sabato 16 dicembre 2023, alle ore 8:57. Ovvero l’espressione “metodiche dicotomiche”.
Dunque? Dunque chiedo aiuto al vocabolario Treccani: «metòdica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. metodico]. – 1. In generale, applicazione di un metodo o dei varî metodi all’indagine scientifica, e il modo con cui sono applicati: una m. rigorosa, coerente, giusta, sbagliata; nell’uso, spesso indica più modestamente una prassi che tende a presentarsi come un metodo, di cui non ha ancora conseguito la compiutezza e la stabilità; dicotomico/a agg. [der. di dicotomia] (pl. m. –ci). – Relativo a dicotomia, che presenta dicotomia o è basato sulla dicotomia, cioè, in genere, su una bipartizione: schema d.; sviluppo d. del ragionamento; ramificazione d., di una pianta; tavola o chiave d., in botanica e zoologia, sistema pratico di classificazione fondato sulla dicotomia (v. chiave, n. 9); tradizione d., in critica testuale, con stemma bipartito; classificazione d., in statistica, quando si ripartiscono le unità osservate secondo uno o più fattori, ognuno dei quali presenti due modalità (per es., maschi e femmine, coniugati e non coniugati, ecc.)».
Chiaro? Mah! Continuo inesorabilmente a domandarmi il perché l’ex assessore Garozzo abbia utilizzato un’espressione così complicata e roboante. E aggiungo: tredici mesi fa, quando gli fu conferito l’incarico di assessore, si sarà chiesto il significato di “transizione ecologica”, di “mobilità”, di “toponomastica”, di “partecipazione”, di “centro storico” e di “quartieri”? E anche, si sarà chiesto cosa avrebbe comportato occuparsi politicamente, amministrativamente di tutto questo in una città come Caltanissetta? Dopo tredici mesi egli ha forse compreso la complessità, le difficoltà dell’impegno assunto? Dopo tredici mesi, però, egli si è accorto – e ce lo ha comunicato – delle ambiguità e delle contraddizioni insite nell’accettare e svolgere l’incarico di assessore nella giunta (5stelle) Gambino, in riferimento alla propria storia politica. Che altro dire? Pasquale Carlo Tornatore, commentando il post di Ettore Maria Garozzo su Facebook, relativo alle sue dimissioni via PEC, si è chiesto se non fosse uno dei suoi soliti scherzi. Bene: io credo che uno scherzo sia stato entrare, tredici mesi fa, nella giunta Gambino. E comunque: «lo scherzo è bello quando dura poco» – dice un vecchio proverbio popolare.