Avrebbero intascato una bustarella al Cis di Nola, i due funzionari dall’Agenzia delle Entrate finiti in manette nel corso di un blitz dei carabinieri dei Nucleo Investigativo di Napoli che, su coordinamento della Procura di Nola, li hanno arrestati in flagranza di reato per induzione indebita a dare o promettere un’utilità. I due funzionari sono dipendenti dell’Agenzia delle Entrate Ufficio Riscossione di Napoli.
Secondo la descrizione sommaria dei fatti, contestata in questa prima fase delle indagini preliminari, i due pubblici Ufficiali – si legge in una nota a firma del procuratore Marco Del Gaudio – abusando della loro qualità e della relativa posizione di supremazia, inducevano il titolare di una società in liquidazione con sede presso il CIS di Nola, operante nel settore dell’abbigliamento, a consegnare ad entrambi la somma di 2000 euro come acconto dei 6000 richiesti, al fine di evitare all’imprenditore un danno economico ulteriore, consistito nell’estensione del pignoramento anche al sequestro degli scaffali dell’azienda della vittima.
L’indagine “lampo”, svolta dagli investigatori dell’Arma di Napoli, avviata dopo essere venuti a conoscenza della presunta azione criminosa da parte dei due Ufficiali della Riscossione, ha quindi consentito, sotto la direzione della Magistratura nolana, di intervenire subito dopo il passaggio di denaro da parte del commerciante a favore dei due pubblici ufficiali, arrestati in flagranza di reato dai carabinieri.
Le successive operazioni di perquisizione compiute a carico dei due funzionari dell’Agenzia delle Entrate hanno poi permesso di recuperare il denaro, precedentemente fotocopiato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli al fine di documentare tale dazione, nonché di rinvenire e sequestrare anche un manganello telescopico ed un paio di manette rinvenuti sempre nella materiale disponibilità degli indagati.
Uno dei due funzionari arrestati, munito tra l’altro di apposita licenza amministrativa per difesa personale, è stato trovato in possesso di una pistola legittimamente detenuta. Su disposizione del Magistrato di turno della Procura di Nola, i due arrestati sono stati quindi tradotti successivamente in carcere presso la Casa Circondariale di Napoli-Poggioreale. Su richiesta della Procura, si è svolta I ‘udienza di convalida dell’arresto dinanzi al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nola, il quale ha convalidato la misura pre-cautelare e disposto la meno grave misura degli arresti domiciliari per i due indagati, in attesa delle prossime determinazioni giudiziarie. (Adnkronos)