Attualità

Violenza donne: primo microcredito in Sicilia per le vittime

Accompagnare in un percorso di autonomia le donne vittime di violenza che patiscono forme di fragilita’ economiche dovute anche al vissuto familiare. Accade in Sicilia, in un paese del Messinese, grazie alla mediazione del servizio microcredito della Caritas diocesana di Catania che tramite il progetto “Progetto Ruth-Microcredito di liberta'” ha permesso a una giovane donna vittima di violenza di ottenere un piccolo prestito a tasso agevolato – il primo in Sicilia – un tassello economico che e’ frutto di un ascolto e di accompagnamento guidato da professionisti.

“Si tratta di un contributo per consentire a queste donne di riprendere in mano la propria vita – dice Salvo Pappalardo, vicedirettore e referente del servizio microcredito della Caritas diocesana di Catania – e che arriva in seguito a un cammino avviato con i Centri antiviolenza nell’ambito di un processo che include la denuncia del proprio aguzzino. Nei contesti di violenza le donne non hanno accesso alle risorse familiari e anche dopo l’allontanamento del violento la vulnerabilita’ economica e’ un fattore di grande criticita’ in un percorso di normalizzazione”.

“Come Unicredit crediamo che il nostro ruolo – afferma Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di Unicredit – sia anche quello di sostenere le persone e le comunita’ in cui operiamo, contribuendo alla realizzazione di una societa’ piu’ equa e sostenibile. Il Microcredito e’ parte integrante della strategia sociale e consente di fornire supporto finanziario in maniera inclusiva”. Il progetto nasce nell’ambito di un protocollo d’intesa di durata triennale sottoscritto dal ministero per le pari opportunita’ e la famiglia, l’Ente nazionale per il microcredito, l’Associazione bancaria italiana, la Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo e Caritas Italiana.

In questo contesto e’ stato istituito un Fondo di Garanzia di 3 milioni di euro a valere su risorse del bilancio del Dipartimento per le Pari Opportunita’, destinati per 2,5 milioni alla copertura integrale di garanzia dei finanziamenti di microcredito sociale che verranno erogati nell’ambito del progetto, e per 500 mila euro all’abbattimento del Taeg, nella misura del 100%, sulle operazioni di microcredito sociale e di microcredito imprenditoriale. L’importo e’ stato erogato da UniCredit e contribuira’ a un percorso di emancipazione che sara’ attentamente monitorato dai Cav locali in costante contatto con la Caritas diocesana di Catania che, essendo l’unica realta’ siciliana ad aver aderito al progetto, e’ il riferimento regionale per mediare le richieste di accesso.

L’organismo pastorale della carita’, attraverso il proprio servizio dedicato, guida la donna nelle fasi dell’istruttoria e dell’ottenimento del microcredito, seguendola anche in tutta la fase di rimborso. “Il microcredito in Caritas e’ spesso l’ultima spiaggia per molte persone, soprattutto per quelle esposte col sovraindebitamento oppure non bancabili per altre ragioni – conclude Salvo Pappalardo – e purtroppo per molte donne vittime di violenza alle oggettive difficolta’ di accesso a prestiti o mutui per ragioni di merito creditizio si aggiungono anche altre complicazioni. Noi cercheremo di accompagnarle in questo cammino di rinascita che comincia, a livello finanziario, col microcredito e che deve proseguire nella ricerca di un lavoro.

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