La redazione del Fatto Nisseno ha ricevuto l’accorato appello della Miraglia Prefabbricati Divisione Precompressi S.r.l.
La lettera é un vero e proprio grido di dolore di un azienda Nissena che ha la sede della propria produzione di manufatti prefabbricati in cemento precompresso in contrada Appinnata. I locali, che sono di proprietà del Comune di Caltanissetta, dall’Amministrazione Gambino sono stati individuati come sede per la realizzazione del Parco Mondiale della dieta Mediterranea. La stessa amministrazione comunale ha intimato alla Miraglia Prefabbricati il rilascio dei locali. Di seguito la nota integrale dell’azienda Nissena.
“Siamo i Datori lavoro di circa 50 Lavoratori e svolgiamo la nostra attività imprenditoriale a Caltanissetta, la nostra azienda è la Miraglia Prefabbricati Divisione Precompressi S.r.l.
Effettuiamo la produzione di manufatti prefabbricati in cemento precompresso, e dal 2013 utilizziamo per la realizzazione dei beni di dimensioni più rilevanti (con regolare contratto di locazione) la sede sita in Caltanissetta alla c/da Appinnata divenuta nel 2018 di proprietà del comune di Caltanissetta. Tale sede in c/da Appinnata è essenziale e strategica per l’attività dell’Azienda risultando inserita nel ciclo di produzione ed assemblaggio finale dei pezzi di dimensione più importante. In tutta la Provincia di Caltanissetta non esistono alternative strutture in grado di accogliere gli elementi prefabbricati che assembliamo nei capannoni di c/da Appinnata. Non potendo utilizzare tale struttura l’Azienda sarà tristemente destinata a sicura rovina.
Proprio nel capannone in questione, che abbiamo ripristinato e messo a norma con enorme dispendio di nostre personali risorse economiche, recentemente il Comune di Caltanissetta ha deciso di realizzare il Primo Parco mondiale, policentrico e diffuso dello Stile di Vita Mediterraneo. Ha così ottenuto un finanziamento per oltre 8 milioni di euro grazie al PNRR. Ha già impegnato proprie e notevoli risorse economiche per le progettazioni. Da un giorno all’altro il Comune ha intimato il rilascio dei fabbricati, si ripete regolarmente detenuti in forza di contratto di locazione, intendendo sostituire ad un’Azienda datrice di lavoro di oltre 50 famiglie un centro per l’alimentazione mediterranea munito, tra l’altro, di una piramide di cristallo alta 35 metri in perfetto stile faraonico. Bellissimo progetto, e certo straordinaria idea, se non fosse che proprio in tali aree si svolge un’attività di impresa tra le ultime sopravvissute a Caltanissetta di cui nessuno ha mai visto la presenza dei Lavoratori durante i sopralluoghi preliminari al progetto.
Il Comune di Caltanissetta, pertanto, risulta avere documentato il progetto per il finanziamento del tutto omettendo di descrivere la nostra presenza e quella dei nostri Lavoratori dipendenti, riproducendo una serie di fotografie dei luoghi, allegate al progetto presentato per ottenere il finanziamento, dove i nostri Lavoratori non esistono, non appaiono mai ed in nessuna prospettiva. Non ci siamo, i nostri Lavoratori sono solo fantasmi invisibili. Eppure erano al lavoro, ma nessuno ha raccontato di Loro. Così come probabilmente potrebbe non essere mai stato menzionato l’esistenza di un regolare contratto di locazione. Poi, a seguito delle nostre resistenze, il Comune ha magnanimamente concesso termine di qualche mese ancora, richiedendo la restrizione delle aree precedentemente a disposizione e pretendendo che l’Azienda si trasferisse altrove ed al più presto. Nessuno ha ascoltato o consultato i nostri Lavoratori, che non hanno ricevuto alcun sostegno o considerazione, non ci è stata concessa alcuna alternativa. Il Comune, il Sindaco, l’Assessore ed il Dirigente responsabile così hanno imperativamente deciso, anche per il futuro dei nostri Lavoratori. Il Parco è certamente iniziativa più meritevole delle loro vite e Famiglie.
Comprendiamo benissimo la rilevantissima importanza della costruzione di un Parco per la cucina mediterranea e per la tutela dello stile di vita policentrica. Idea assolutamente meritevole ed iniziativa incredibilmente affascinante, se non altro per la sua indubbia (solo teorica e mai realmente concretizzabile) capacità di portare enormi masse di turisti a Caltanissetta utilizzando il raddoppio della vicina linea ferroviaria (ancora nemmeno in progettazione) per gli assaggini alimentari e quant’altro possa allietare i loro vezzi culinari. E ci rendiamo ben conto che l’opportunità di ottenere finanziamenti pubblici ha massima priorità. Ma vorremmo segnalare ai nostri amministratori comunali che anche noi esistiamo, anche se nessuno ha voluto vedere i nostri Lavoratori nemmeno nelle foto allegate alle domande progettuali, insieme alle loro famiglie, e che l’avere ignorato l’esistenza di chi da noi dipende per uno stipendio mensile, come se non esistessero affatto, come se non meritassero attenzione alcuna, ha gravemente mortificato chi meritava diversa attenzione e ci crea gravissimo disagio ed angoscia.
La nostra Azienda avrebbe certo meritato migliore considerazione, se non altro per la ragione che fornisce concreto sostentamento a tutti i Dipendenti ed alle loro Famiglie, anch’esse moltissime nissene. Forse non sarà un mantenimento in perfetto stile mediterraneo, ma è pane e sopravvivenza, che secondo noi avrebbe meritato ben diversa attenzione.
Ci rivolgiamo al Sindaco Gambino, all’Assessore Nicoletti, affinché rivedano le loro grandiose idee, e chiediamo aiuto e sostegno ai Consiglieri comunali Marco Matta, Nina Schirmenti, Oscar Aiello, Gianluca Bruzzaniti, Salvatore Mazza, Michele Giarratana, Valeria Visconti e Fabrizio Di Dio che di tale situazione hanno già rilevato elementi di grande criticità. E ci rivolgiamo all’Ill.mo Sig.Prefetto, per i poteri alla stessa conferiti dalla Legge, affinché attui ogni azione finalizzata a proteggere la dignità dei nostri Lavoratori dipendenti, per la tutela dei loro posti di lavoro e per la sopravvivenza della nostra azienda.
Chiediamo protezione per chi dalla nostra Azienda dipende e chiediamo considerazione. Chiediamo altresì che il Comune lasci lavorare una delle ultime Aziende sopravvissute agli scempi delle crisi economiche e del Covid che hanno seppellito e devastato l’economia nissena, perché le nostre Famiglie possano continuare a mangiare, anche senza particolare stile mediterraneo, perché Caltanissetta possa avere ancora Imprese in attività non costrette ad emigrare in ambiti più sensibili ed attenti alle necessità imprenditoriali, perché gli interessi per Parchi e contributi economici milionari non seppelliscano le vite e famiglie di chi presta attività lavorativa alle nostre dipendenze.
Ci facciamo dunque portavoce delle esigenze e gravi preoccupazioni nostre e dei nostri Lavoratori, ed attendiamo fiduciosi. Affidiamo la loro sorte alle determinazioni che i Destinatari della presente riterranno più opportuno adottare.
Con ogni ossequio, Pierpaolo Miraglia