Sono stati assegnati all’Italia e più precisamente a Bardonecchia i 70mi Campionati mondiali di sci giornalisti 2025. La notizia era nell’aria, ma solo dopo l’accordo fra i vertici del GIS (Giornalisti Italiani Sciatori) e lo Scij (Ski Club International des Journalistes) la cosa è stata ufficializzata. La manifestazione sarà in calendario per la fine del mese di gennaio e seguirà idealmente le Universiadi invernali che si chiuderanno nella stessa località il giorno 23 del mese. Determinante la collaborazione di Turismo Torino e Provincia. La dirigente generale Marcella Gaspardone si è detta “disponibile ad identificare e mettere a disposizione parte delle risorse e dei servizi necessari per l’organizzazione e per le attività collaterali direttamente o tramite il coinvolgimento di altri Enti territoriali e partner. Siamo infatti convinti -ha aggiunto- che l’incontro annuale dello Ski Club International des Journalistes rappresenti un’importante occasione di promozione e visibilità, non solo per la città di Torino, ma anche per il territorio dell’Alta Val Susa e Chisone, che nel 2025 sarà appunto sede dei Giochi Universitari Invernali”.“I Giornalisti Italiani Sciatori (Gis) sono il membro più antico e più esperto di tutte le nostre trentuno nazioni, avendo un profondo legame con lo sci e la montagna fin dalla sua nascita”, ha ricordato il presidente canadese dello Scij Frederic Wallace. “Sono un partner formidabile e sapranno organizzare un incontro di successo”, ha concluso.
Soddisfatta Roberta Serdoz, prima presidente donna del Gis, nato ufficialmente nel 1958, ma in attività già dal 1934. “Ancora una volta l’Italia sarà protagonista, dichiara la dirigente. Grazie al supporto di Torino Turismo, lo Sci Club Internazionale dei Giornalisti ha assegnato al nostro Paese la competizione del 2025. Siamo orgogliosi di portare Bardonecchia, il suo territorio, le piste, la storia e i prodotti nel cuore dei reporter di tutto il mondo”. E ha poi precisato: “La squadra italiana è tra le più forti in gara, regaleremo un sogno italiano ma non le medaglie”.La manifestazione è nata negli anni Cinquanta per avvicinare, in nome dello sport, i professionisti dell’Europa Occidentale con quelli dell’Est divisi dalla cortina di ferro. Ogni anno riunisce circa 200 professionisti da paesi di tutto il mondo. Durante l’incontro, che si svolge nell’arco di una settimana, si tengono oltre alle gare sportive, diversi seminari e panel su argomenti inerenti la professione, l’attualità, il territorio e ovviamente la montagna.Nell’edizione 2023, disputata a Marble Mountain in Canada, l’Italia si è comportata alla grande conquistando 13 podi (numero maggiore fra le nazioni presenti) con tre ori, 5 argenti e 5 bronzi, ma finendo seconda nel medagliere alle spalle dei padroni di casa, detentori di un maggior numero di medaglie d’oro. A marzo l’edizione 2024 si disputerà a Shymbulak-Almaty in Kazakistan, dove l’Assemblea ratificherà la candidatura italiana, mentre l’edizione 2026 si terrà ad Andorra, sede delle finali di Coppa del Mondo di sci alpino 2023.Questa per l’Italia è l’11^ assegnazione (più di ogni altra nazione). Le edizioni precedenti si sono tenute nel 1960 Cortina, 1967 Valmalenco, 1983 Bormio, 1987 Courmayeur, 1993 Sestriere, 2001 Val di Fiemme, 2002 Sestriere, 2009 Abetone, 2013 Pontedilegno, 2016 Sestriere.