SAN CATALDO. In questi giorni i commercianti di San Cataldo stanno ricevendo gli avvisi di scadenza del Canone Unico Patrimoniale di Concessione, autorizzazione per l’occupazione delle aree e degli spazi per l’anno 2023.
Contravvenendo allo spirito stesso del legislatore che ha voluto l’introduzione del Canone Unico, le tariffe sono aumentate in maniera spropositata rispetto alla TOSAP applicata negli anni passati; e ciò sta provocando un abnorme salasso a carico degli operatori commerciali di San Cataldo, già duramente provati da anni di crisi economica e stremati dall’inarrestabile flessione delle vendite.
Confcommercio Imprese per l’Italia Caltanissetta Enna è intervenuta sulla vicenda inviando una PEC al Sindaco di San Cataldo Gioacchino Comparato, chiedendo un incontro urgente affinché si possano trovare insieme soluzioni condivise, allo scopo di salvaguardare gli interessi e i diritti alla sopravvivenza degli operatori commerciali.
Nella nota inviata al Primo cittadino, Confcommercio Caltanissetta Enna sostiene di «comprendere la necessità da parte dei Comuni di fare cassa e che si rispettano i criteri che hanno generato il Canone Unico, purché essi siano congrui e proporzionati alla fruibilità delle aree pubbliche, in linea con quanto stabilito dalla Legge n. 160/2019. Ma le tariffe applicate agli operatori commerciali della Città di San Cataldo, risultano oggettivamente spropositate».
Confcommercio attende adesso che il Sindaco Comparato convochi un tavolo tecnico che serva a trovare soluzioni concordate per abbassare i costi del canone unico.