Primopiano

Salvatore Licata riparte con “Orgoglio Nisseno” con nuove alchimie e verso una coalizione. A Caltanissetta la convention di apertura della campagna elettorale

Non sarà in solitaria questa volta la campagna elettorale di “Orgoglio Nisseno”. Salvatore Licata torna nell’agone politico dopo cinque anni ma adesso come lui stesso dice: “Più strutturato”. Ha fatto en plein riempiendo l’auditorium Bufalino del Liceo scientifico di Caltanissetta. C’era il gruppo storico che lo segue da tempo, amici, parenti e anche tanti nuovi . Ha fatto man bassa di ex grillini. In prima fila i due consiglieri comunali usciti dal Movimento Nina Schirmenti e Marco Matta. In seconda fila Cancelleri senior che in città il Movimento Cinque Stelle lo ha fondato e poi tanti ex attivisti e anche qualcuno ancora organico.

Una rivalsa di Licata o di qualcun’ altro, nei confronti di Roberto Gambino reo di non aver mantenuto i patti elettorali di cinque anni fa, con Licata che sarebbe dovuto entrare in giunta in conseguenza dell’appoggio elettorale dato al secondo turno. Ma ormai è acqua passata o forse no. Pubblico eterogeneo presente all’auditorium, che ha ascoltato gli interventi brevi e tematici di alcuni speaker così si chiamano nelle campagne elettorali d’oltre oceano. Sanità, inclusione, una città vivibile, Caltanissetta città noiosa e annoiata, ma che deve diventare inclusiva. Le zes (zone economiche speciali) cavallo di battaglia del movimento da tempi non sospetti. L’esperienza di un imprenditore della zona industriale dove si paga l’acqua a prezzi alle stelle e manca la fibra. La testimonianza della ragazza che ha portato un parente al pronto soccorso con in solo medico di turno. In realtà adesso i medici di turno sono più di uno due sicuramente per legge, ma il problema resta uguale. Forse ci sarebbe stata anche la solidarietà ai medici proprio del pronto soccorso che lavorano in mezzo ai disagi come se fossero in guerra, la responsabilità non è loro ma di chi decide. Ma questa è un’altra storia.

Ad aprire le danze Federica Giorgio segretaria provinciale di Azione che in quest’avventura diventa il braccio destro in appoggio di Orgoglio Nisseno il partito di Calenda quindi ha fatto chiaramente una scelta di campo. “Una lista già pronta” ci ha detto Licata in una breve intervista concessa prima della convention. “Ma non è detto che non ce ne possa essere una seconda. Siamo in campo non con delle candidature perché vogliamo vedere attorno a questo progetto cosa si coagula. Spesso penso alla candidatura a sindaco però bisogna approcciarsi con grande senso si responsabilità -dice- noi siamo una componente importate per la città di Caltanissetta ma non possiamo essere l’unica componente.” In poche parole, parte avanti per vedere se è attrattivo per qualcuno, memore della scorsa competizione in cui è andato da solo, adesso comprende che serve la coalizione. Anche se ha stigmatizzato subito l’appartenenza di area, tendenzialmente centro destra. Parla di progettualità comune, di idee, come la liturgia della campagna elettorale impone. Ha già incontrato tutti i partiti politici, ha parlato con tutti, per iniziare un lungo e probabilmente periglioso rapporto con i partiti che anelano alla consistenza elettorale dei civici ma tendono alla conservazione del ruolo politico, dicotomie che vanno dal concettuale al pragmatico.

Intanto a centro destra cercano di quadrare il cerchio con numerose spaccature interne e nelle prossime ore, pare, ci sarà in “no” alla proposta di uno dei leader di partito. Storie di altre case politiche. Lo chiamano leader Salvatore Licata e lui si definisce coordinatore. Con un linguaggio semplice ha parlato delle piccole cose dal palco, delle storie minime delle esigenze del quotidiano. Dal marciapiede da rifare, al problema del traffico, alla necessità di un parcheggio nella zona alta della città ai 4 assi per la rivalutazione del centro storico. Non sono mancate le stoccate alla “Dieta mediterranea” ed al rifacimento del manto stradale come biglietto da visita per l’inizio della campagna elettorale.

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