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Rassegna Stampa. Sicilia, Natale col manuale Cencelli: 2 milioni per presepi viventi e sagre del torrone. “Ogni deputato ha una somma per il suo territorio”

Sono 30mila euro per la sagra del torrone, 25 mila per la manifestazione “Con voi nonni”. Ma a pesare sulle casse della Regione Sicilia è soprattutto il Natale. O meglio, i Natali, perché sono tanti e piccoli: addirittura 2 milioni di euro divisi in 78 eventi natalizi tra città e paesini di tutta l’isola, con cifre che ballano da 10mila a 100 mila, sbilanciate, manco a dirlo, a favor di maggioranza. Perché in Sicilia il Natale più che Santo è “parlamentare”.

Le cifre: 250mila euro a testa in maggioranza – La commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana ha infatti appena approvato il maxiemendamento alla manovra correttiva, che all’articolo 1 prevede lo stanziamento di 7.976.000 euro per “interventi e programmi di promozione turistica, culturale, economica e sociale”. Una cifra ripartita tra i deputati, come si chiamano in Sicilia i consiglieri regionali, con una spartizione degna del miglior manuale Cencelli: “Ogni deputato regionale aveva una somma a disposizione da spendere nei propri territori elettorali di riferimento”, sostiene Ismaele La Vardera, l’ex inviato delle Iene eletto all’Ars con Sud chiama Nord, partito di Cateno De Luca. Una cifra di 250mila euro per i deputati di maggioranza e 100/150 mila per quelli di minoranza.

Il Natale da Oscar di Maletto – Il Santo Natale di Maletto, paesino di 3500 abitanti in provincia di Catania, più che un santo in paradiso pare abbia un deputato all’Ars, avendo ricevuto la cifra addirittura di 90mila euro. Guidato dal sindaco Giuseppe Capizzi, politicamente vicino all’ex sottosegretario Giuseppe Castiglione, adesso considerato da qualcuno vicino anche a Luca Sammartino, vice presidente della Regione, Maletto pare avere un peso politico perfino superiore a quello di Raffadali che invece conta più di 12mila abitanti ma per il Natale riceve da “mamma Regione” soltanto 50 mila. E dire che il comune in provincia di Agrigento è il paese d’origine di Totò Cuffaro ed è perfino guidato dal fratello Silvio Cuffaro, primo cittadino.

A ciascuno il suo presepe – Il peso politico dei deputati influisce pure sui presepi viventi: ad Ispica, paese guidato da un sindaco di centrodestra, il presepe vale 25 mila euro, una cifra che scende a 20 mila a Marineo, centro un provincia di Palermo guidato da un sindaco di centrosinistra. Il maxi emendamento prevede poi eventi di “promozione culturale” come, per esempio, “I Viaggi di Babbo Natale” organizzato dalla Pro–Loco di Capaci, che ottiene 20 mila euro. Mentre per il mero “perseguimento delle finalità statutarie” ottiene 50 mila euro la Pro-Loco di Mondello, regno di Edy Tamaio, deputato di Forza Italia. Oltre il Natale, infatti, il provvedimento dell’Ars concede finanziamenti ad associazioni e grandi eventi come la manifestazione “Con voi Nonni”, organizzata dall’associazione “Vida Loca” che ottiene 25 mila euro. Mentre 80 mila euro vanno all’associazione “Fare Musica”, per una manifestazione che riesuma Catania come capitale, settecento anni dopo l’ultima volta: “Regno di Sicilia, Catania Capitale, Federico III sovrano“. In questo contesto, spicca, dunque, l’evento di Modica che celebra il suo cioccolato: riceve 75 mila euro, infatti, il ChocoModica. Ma la città del ragusano riceve altrettanto per il Natale, raggiungendo la cifra complessiva di 150 mila euro, risultato che pare avere a che fare col peso politico di Ignazio Abbate, deputato della Democrazia Cristiana di Cuffaro. “Hanno ridotto il parlamento ad un mero consiglio comunale, stanziando cifre per gli spettacolini. Hanno di fatto ristabilito la Tabella H, cancellata da Rosario Crocetta, il motivo per il quale il Pd ha abbandonato i lavori della commissione…”, commenta Nello Dipasquale, deputato regionale del Pd.

La protesta dell’opposizione – La Vardera, invece, lancia una sfida alla maggioranza: “Missione Speranza e Carità di Biagio Conte, La Casa di Giulio per l’acquisto di un camper che aiuti nella lotta contro il crack e la scuola di giornalismo di Telejato: a queste tre realtà ho desinato le mie somme. Due di queste tre, neanche lo sanno ancora. Gli altri hanno il coraggio di dire a chi hanno destinato le proprie somme?”. Un invito ai deputati siciliani ad autodenunciarsi, dopo che il deputato di Sud chiama Nord ha presidiato la commissione fino a tarda sera insieme ai 5 stelle “per evitare le marchette”: “Siamo rimasti fino alla fine, siamo riusciti a far togliere somme per le Srl, addirittura. Abbiamo votato contro e voteremo contro anche in aula”, spiega Nuccio Di Paola del M5s. “Volevamo evitare che i fondi finissero a sagre e feste di Natale – continua La Vardera – Sarebbe bello se ognuno dei deputati della maggioranza, raccontasse con estrema trasparenza, a chi o cosa hanno deciso di destinare la propria quota di finanziamento. Anche per capire perché diamo 90mila euro a Maletto, un paese di 3 mila anime dal quale ci aspettiamo un Natale da Oscar”.

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