Al maxiprocesso sul presunto sistema Montante che si celebra dinnanzi al tribunale collegiale di Caltanissetta sono state acquisite le sommarie informazioni testimoniali rese dall’ex senatore Gianpiero D’Alia, per l’imprenditore nisseno Salvatore Lo Cascio acquisite anche le sommarie informazioni testimoniali e i verbali delle dichiarazioni rese durante il primo filone procedimentale.
Sul banco dei testimoni, invece, e’ salito l’ex assessore regionale al Bilancio Gaetano Armao – che e’ gia’ stato sentito nel primo filone processuale – il quale ha risposto ad alcune domande della pm Claudia Pasciuti e dei difensori di alcuni imputati.
In particolare sono stati posti quesiti sul settore dei rifiuti “che e’ stato sempre delicato”, ha detto il teste. Armao si e’ soffermato sulle dinamiche che si registravano quando Raffaele Lombardo era presidente della Regione.
“Ci fu una ipotesi di intervento di fondi regionali ai Comuni per dare spazio finanziario agli enti e consentire loro di affrontare gli esborsi enormi sui rifiuti che vengono caricati sulla fiscalita’ locale”, ha ricordato, aggiungendo che “nel settore dei rifiuti c’era in Sicilia il gruppo agrigentino, Catanzaro, c’erano gruppi pubblici su Catania e Palermo, poi c’era la vicenda Oikos”. Rispondendo alle domande di Vincenzo Lo Re, difensore dell’ex presidente della Regione Crocetta, ha detto che “sulla gestione dei profili di bilancio il presidente Lombardo faceva fare a me.
C’era l’esigenza di una sponda finanziaria per le societa’ d’ambito che non avevano piu’ respiro. Ricordo anche che il presidente Lombardo si manifesto’ favorevole all’operazione”. Al difensore dell’imprenditore Catanzaro ha detto che gli interventi economici da parte della Regione “erano previsti non solo per i privati ma anche sulle societa’ dell’ambito territoriale”. Il sistema dei rifiuti ancora oggi in Sicilia e’ il tallone d’Achille della Regione.