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Mussomeli, macello comunale venduto con pertinenze canile sanitario e capannone comunale. Dopo dodici anni vi è l’accordo di massima

Redazione

Mussomeli, macello comunale venduto con pertinenze canile sanitario e capannone comunale. Dopo dodici anni vi è l’accordo di massima

Ven, 10/11/2023 - 17:30

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MUSSOMELI – . Vi è un accordo di massima tra il Comune e la ditta proprietaria dell’ex macello comunale per una vicenda giudiziaria che si trascina da ben dodici anni, ovvero dal 2011 quando, l’allora amministrazione, guidata dal sindaco Calà, mise in vendita alcuni immobili comunali, tra cui appunto il mattatoio di contrada Indovina. La struttura fu venduta agli inizi del 2011 alla ditta GR Service di Genco Russo per 428.000 euro, ma nei mesi successivi, dopo un primo intoppo poi risolto, scoppiò un’altra bomba che si tradusse in una grana giudiziaria di cui, soltanto adesso, comincia vedersi una schiarita con la transazione tra le parti. Cos’era successo dunque? In pratica, per un errore, all’epoca vennero inserite nella vendita anche le pertinenze terriere dove però insistono il canile sanitario e il capannone dove venivano ricoverati i mezzi comunali. Una banale svista, insomma, fece sì che ai nuovi titolari del macello fossero trasferite anche quelle proprietà con formale atto notarile, Dal Comune però, una volta accortisi della svista, dopo i primi comprensibili momenti di sconcerto, si corse ai ripari, contestando formalmente l’atto notarile, che era stato stipulato il 10 novembre 2011, con rogito del notaio Alfredo Grasso di Caltanissetta. Un casus belli, insomma. Nel bando di vendita, infatti, non era certo contemplata la vendita del canile e del capannone, eppure nell’atto notarile, con le pertinenze, per errore, si faceva riferimento proprio a quell’area dove insistono i due immobili comunali, a suo tempo neppure accatastati. Ne venne fuori una lunga causa legale tra la parte acquirente e la parte venditrice che con deliberazione della Giunta municipale n. 189 del 20 dicembre 2011, integrata con delibera n. 15 del 17 gennaio 2013, nominò l’avv. Giuseppe Iacona del Foro di Caltanissetta per procedere, in ogni sede ritenuta idonea, sia per la rettifica dell’atto notarile per erroneo inserimento della particella 494 del foglio 40, sia per far valere e tutelare ogni interesse dell’Ente. Va da sé che la l’acquirente da parte sua ha sempre difeso le proprie ragioni, e si arriva ai giorni nostri, con la delibera di Giunta municipale appena pubblicata all’Albo pretorio, a leggere la quale sembra prossima la sua conclusione della lite giudiziaria. Nella delibera in questione, la n. 129 dell’8 novembre u.s. viene infatti messo nero su bianco: “Di approvare lo schema di accordo transattivo da sottoscrivere tra il Comune di Mussomeli, la società G.R. Service s.r.l. di Mussomeli e l’A.S.P. di Caltanissetta per addivenire alla bonaria composizione della controversia presso il Tribunale di Caltanissetta, Sezione civile, R.G.N. 458/13”. L’accordo transattivo prevede alcuni passaggi ben precisi che vengono evidenziati: “La restituzione, con idoneo atto notarile a spese del Comune, della particella oggetto di causa, con relativi fabbricati e manufatti ivi insistenti; riconoscimento, pro bono pacis, alla G.R. Service srl delle spese di giudizio nella misura già concordata di € 6.000,00; riconoscimento della proprietà dell’ASP sul fabbricato denominato ex canile comunale, oggi adibito ad ambulatorio veterinario per l’anagrafe canina, concesso in comodato gratuito al Comune di Mussomeli con convenzione dell’11 maggio 2014 per la durata di nove anni, descritto come “ex canile comunale di Mussomeli, sito in Mussomeli nella c.da Indovina, distinto in catasto al foglio 28, particella 313, della consistenza di 135 mq, con rendita 1.032,91)”. Sono stati quindi impegnati poco più di ottomila euro per le spese in corso, mentre con atto successivo si provvederà ad assegnare le somme necessarie per il pagamento del compenso da corrispondere al notaio che dovrà rogare il nuovo atto pubblico “nel quale dovranno confluire i contenuti dell’accordo transattivo” e per sostenere le spese necessarie per elaborati tecnici, trascrizioni e annotazioni catastali. ( Roberto Mistretta (FONTE LA SICILIA)

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