Dal Vallone

Mussomeli, 25 Novembre: Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne.

MUSSOMELI – In occasione della ricorrenza della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, la scuola aperta al territorio, giovedì 23 novembre gli istituti Superiori di Mussomeli “Virgilio” e “G:B. Hodierna” hanno ospitato presso l’Auditorium “Lillo Zucchetto” l’Associazione FIDAPA per l’evento “Sognando ad ali aperte” che ha coinvolto gli studenti nelle varie attività. La presidente della FIDAPA, Teresa Canalella ha ringraziato i dirigenti scolastici, dott.ssa Rita Maria Cumella ed il dott. Vincenzo Maggio per avere sposato l’iniziativa e le forze dell’ordine nonché l’amministrazione comunale e la croce Rossa intervenute. La serata si è aperta con due esibizioni curate dalla Scuola di danza Arabesque di Alessandra Alfano intitolate “Neanche con un dito “ e “Rompi il silenzio”. Il monologo dal titolo “Il senso dell’onore” , nel quale l’autrice Serena Dandini, racconta le vittime del femminicidio, è stato letto da Claudia Falletta. Gli studenti dell’I.I.S. “G.B. Hodierna” hanno rappresentato una delle più tristi e note vicende del castello di Mussomeli: la storia di Costanza, Clotilde e Margherita, le tre sorelle vittime dell’amore sbagliato del principe Federico; una vicenda che ricorda molte tristi storie di donne ancora oggi vittime di ciò che amore non è. La Scuola Incorporart di Silvia Guasto ha portato in scena il balletto dal titolo “La nostra Donna: Armonia del mondo”. Le riflessioni sull’ascolto attivo e l’operato dei centri antiviolenza distribuiti nel territorio nazionale sono fondamentali per contrastare ogni forma di violenza di genere. Interessante per dare delucidazioni su tale importante aspetto è stato il presidente del centro antiviolenza “La rete di Atena” sez. di Bielle, Luca Mantio, insieme all’avv. Roberta Mania e la scrittrice Martina Botta mediante collegamento. Uno studente del corso IPSAR serale ha proposto una poesia “Neanche con un fiore”, in lingua inglese. Gli studenti del Virgilio hanno affrontato una delle realtà che purtroppo viola profondamente i diritti della donna: la costrizione ad accettare un matrimonio imposto. Tale costrizione può avere alla base motivazioni diverse: da quella strettamente religiosa, che impone il rispetto di regole ben precise, come è avvenuto recentemente con il caso di Saman Abbas, la diciottenne pakistana, uccisa proprio perché si era rifiutata di sposare il cugino; a quello prettamente sociale che impone il matrimonio per mere convenienze politiche e dinastiche, come è stato per la baronessa di Carini promessa in sposa, ancora quattordicenne ad un nobile.Hanno rappresentato “L’amaro caso di donna Laura Lanza, Baronessa di Carini” e letto una lettera indirizzata alla Baronessa. Gli studenti delle classi quinte dell’Hodierna hanno realizzato un podcast sulla violenza di genere: una testimonianza di un matrimonio combinato, raccontata dalla viva voce di una signora dei nostri giorni. A seguire la lettura del monologo “Alba chiara” , di serena Dandini, letto da Maria Carmela Pitonzo. Gli allievi della Scuola “Centro Studi Dimensione Danza” si sono esibiti nella danza dal titolo “Sorridi donna”. In conclusione i saluti della fondatrice della galleria d’arte “Casa 15”, Vera Voloschina.

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