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Lavoro. Gentili in ufficio? Ecco come esserlo anche quando proprio non ci va

Redazione

Lavoro. Gentili in ufficio? Ecco come esserlo anche quando proprio non ci va

Mer, 15/11/2023 - 01:35

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Il vademecum in cinque punti per rendere la convivenza con i colleghi sul posto di lavoro meno stressante . Gentili in ufficio anche quando non ci va. Ecco il vademecum in cinque punti, realizzato dagli esperti di InfoJobs,

1) Riflettere e (solo) poi commentare (con le parole giuste). Quando il cattivo umore è dominante, tutto sembra negativo e anche situazioni come la macchinetta del caffè rotta, diventano una fonte di polemica. Da qui si inizia un’escalation di nervosismi che rischiano di riversarsi anche nel dialogo con capo e colleghi con conseguenze pericolose. Per evitare tutto ciò, meglio contare fino a 10 e non far trasparire il proprio disappunto. Puntare al dialogo costruttivo è la soluzione o, a volte, anche il silenzio.

2) L’espressione facciale vale più di mille parole. Siamo molto fieri di noi stessi quando riusciamo a trattenerci da quel commento poco carino ad un’osservazione che in una giornata ‘no’ diventa insostenibile. Ma attenzione: anche se siamo bravi a trattenere le parole, la mimica facciale è espressione dei nostri pensieri e fa emergere in modo evidente ciò che non diciamo a chiare lettere.

3) Se oggi ‘non reggo’ il mio capo, succede ma va gestito. Capitano giorni in cui proprio non si è d’accordo con le sue decisioni, pur rispettandone l’autorevolezza. Se questi punti di vista discordanti si verificano quando si è nervosi, il rischio di lanciarsi in commenti a caldo con toni accesi è dietro l’angolo. La soluzione? Lasciamo sedimentare quello che non ci piace e ripensiamoci in un secondo momento, valutando pro e contro. Non siamo comunque convinti? Parliamo con il capo, ma in un momento successivo e più disteso. Il dialogo è il punto di forza di una relazione, anche professionale.

4) Se oggi ‘non reggo’ i miei colleghi. Voce alta, mail su mail di richieste e telefono che squilla in continuazione. Tutto questo, nelle giornate ‘no’, diventa motivo di frizione con i colleghi. Non gettiamo al vento tutto l’impegno profuso a creare un buon team solo a causa di una luna storta. Ricordiamo, invece, che fare squadra è la chiave del successo. E probabilmente con i colleghi si può anche chiedere una pausa, un momento di isolamento, perché sicuramente capita anche a loro di avere una giornata no.

5) Fare ciò che piace. Per aiutarci a ripristinare un atteggiamento cordiale verso gli altri, dimenticando, almeno per un po’, i problemi, è importante cercare di ritagliarsi un momento per sé, per fare ciò che piace, anche semplicemente una passeggiata o una pausa pranzo particolarmente invitante. E magari anche un lavoro che ci dia serenità: sicuramente tra i tanti progetti e attività c’è qualcosa che meglio si addice al nostro bisogno del momento e che è in grado, almeno un po’, di migliorare il nostro umore.