Fatti dal Mondo

Indi Gregory. Il Popolo della Famiglia di Firenze scrive al Queen’s Medical Centre

La sezione fiorentina del Popolo della Famiglia di Firenze, tramite il suo referente Pier Luigi Tossani, ha inviato stamani una lettera aperta al direttore del Queen’s Medical Centre, Anthony May, in morte della piccola Indi Gregory. La lettera è stata inviata per conoscenza anche all’associazione Christian Concern, che ha assistito Indi e la sua famiglia nella dolorosa contingenza ormai nota  a tutto il mondo. La versione integrale del messaggio di posta elettronica è in allegato al presente comunicato stampa, con tutti i link attivi. Ne pubblichiamo uno stralcio in italiano: 

Egregio dottor May,

Il caso Indi Gregory, l’ultimo di una lunga serie che tutti ben conosciamo, è una palese indicazione che il totalitarismo dello Stato etico di hobbesiana memoria, esercitato attraverso il famoso Leviatano, alberga sì nei regimi totalitari, ma anche e pienamente nelle cosiddette “democrazie liberali” come l’Inghilterra. Dove abbiamo visto tutte le parti coinvolte, ovvero il sistema sanitario, la magistratura, il parlamento, il premier Rishi Sunak, la Corona britannica e i media, lavorare in sinergia per opprimere la famiglia e portare alla morte una piccola e indifesa suddita di Sua Maestà, contro la volontà dei genitori e con l’alibi del “miglior interesse” della bambina. Per inciso, non abbiamo sentito parlare di una posizione in merito da parte della Chiesa anglicana.

Sottolineiamo che non si tratta di una questione di soldi da spendere o meno da parte del Servizio sanitario nazionale britannico, perché il vero problema che tutti già conoscevamo è quello indicato dal padre della bambina. Ovvero, il sistema di cui sopra si rifiutava di restituire la figlia ai genitori, che se ne assumevano la responsabilità di diritto, per portarla in un altro Paese, dove sarebbe stata accolta e curata volentieri, senza alcun costo per il NHS. Era perfettamente chiaro che questo avveniva semplicemente per far capire al popolo britannico chi è che comanda, e che il popolo deve obbedire, tacere e morire quando glielo ordinano i suoi capi. Questo è il vero nocciolo della questione, per quanto orribile possa essere quando ce ne rendiamo conto.

Va detto che il popolo inglese, le famiglie inglesi, sono evidentemente messe molto male, perché tollerano di essere dominate in questo modo, che in sostanza equivale alla famosa Aktion T-4 di Hitler. Ma allora a cosa è servito fare la guerra al Terzo Reich, in nome della cosiddetta libertà dell’Europa e del mondo intero?

Purtroppo in Inghilterra non si è sentito parlare di un partito politico come il nostro Popolo delle Famiglie, che alzasse almeno politicamente la voce per impedire la barbara eutanasia, per la quale la spada di Damocle pende su ogni cittadino per una possibile eliminazione da parte dello Stato quando egli si viene a trovare in difficoltà per motivi di vecchiaia, di salute, o anche di semplice povertà o depressione. Questi sono gli ultimi sviluppi della nostra filosofia politica occidentale.

D’altra parte, abbiamo visto come sono andate le cose in materia di eutanasia non solo nel Regno Unito ma anche in Italia, a partire dal famoso caso di Eluana Englaro  ma anche in tutto il mondo, a partire dall’altro noto, storico e altrettanto emblematico caso di Terri Schindler-Schiavo negli USA, e poi in tempi più recenti alle gravissime vessazioni e oppressioni da parte della stragrande maggioranza dei governi mondiali sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, prima sul tema della vicend covidica e poi su quello delle relative  vaccinazioni vedi qui dall’agenzia di informazione New Daily Compass https://newdailycompass.com/en/covid-vaccine-gives-zero-protection-but-spike-causes-damage e qui https://newdailycompass.com/en/pfizer-vaccine-questionable-efficacy-at-the-expense-of-safety.

Tutto il mondo è paese, recita un noto proverbio. Da un punto di vista etico, si tratta dell’annosa lotta tra l’individuo e la famiglia naturale da un lato, e lo Stato oligarchico che opera in sinergia con i poteri finanziari, prosperando sotto la pretesa ormai manifesta di una democrazia rappresentativa totalmente priva del principio di sussidiarietà, dall’altro.
Per andare a risolvere l’annoso problema, l’obiettivo di fondo, per l’essere umano e per la famiglia, deve essere proprio quello di superare il micidiale dualismo tra Stato e cittadino, e cioè, in prospettiva, puntare alla condizione per cui “la comunità delle famiglie diventa Stato”. È questo il principio della “sovranità del popolo delle famiglie” a cui fa riferimento Papa Giovanni Paolo II nella sua “Lettera alle famiglie” del 1994

https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/en/letters/1994/documents/hf_jp-ii_let_02021994_families.html. Questo obiettivo, che può sembrare utopico, può essere raggiunto attraverso l’insegnamento sociale cattolico, attraverso la “Società partecipativa”, una proposta filosofica e politica di quel grande e purtroppo incompreso intellettuale italiano del XX secolo che fu Pier Luigi Zampetti.

Ci auguriamo che questa prospettiva, sulla scia del caso Indi Gregory, che è solo la punta scoperta di un enorme iceberg spaventoso, inizi a interessare molte persone”.

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