Ancora ore di speranza per la piccola Indi Gregory. L’appello sulla possibilità di trasferire la giurisdizione del caso al giudice italiano verrà discusso oggi pomeriggio, col termine per il distacco dei supporti vitali prorogato fino all’esito dell’udienza.
La bebè inglese di 8 mesi, affetta da una gravissima patologia mitocondriale che medici e giudici britannici del Queen’s Medical Center di Nottingham considerano incurabile e per la quale i tribunali d’Oltre Manica avevano disposto il distacco dai macchinari che la tengono in vita fino a ieri.
Il legale della famiglia, Simone Pillon, sta mettendo a punto le strategie per salvarla. “Non merita di morire, è ancora una bambina che respira e le batte il cuore. merita una possibilità ” dicono il padre e la madre della bimba, Dean Gregory e Claire Staniforth auspicando che venga accolta l’offerta dell’ospedale Bambino Gesù di Roma di continuare ad assisterla tentando una terapia sperimentale.
L’Italia soltanto pochi giorni fa ha concesso la cittadinanza italiana d’urgenza alla piccola nel tentativo di accoglierla in una delle sue strutture e proseguire il percorso di vita della bambina ma l’attivazione delle procedure ex articolo 9 e 32 della Convenzione dell’Aja, al momento, non hanno ancora sortito l’effetto sperato. La bimba è ancora nell’ospedale inglese.