Filippo Turetta sarà sorvegliato a vista per evitare rischi legati ”alla sicurezza” del giovane arrestato con l’accusa di omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, ma anche ”per vigilare su possibili rischi autolesivi”. È questa la prassi che vige nelle carceri italiani e che, da quanto apprende l’Adnkronos, verrà messo in atto dietro le sbarre di Santa Maria Maggiore a Venezia dove il suo arrivo, dalla Germania, è in programma domani, sabato 25 novembre, proprio nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Lo studente, che compirà 22 anni a dicembre, sarà visitato dal medico, poi dallo psicologo (potrebbe essere valutata la visita anche da parte di uno psichiatra) per valutare il ”rischio suicidario”. Dato il clamore mediatico e anche il reato di cui è accusato, per il giovane sembra prospettarsi, oltre all’isolamento ”anche una sorveglianza a vista 24 ore su 24 ore”. Dopo l’interrogatorio del pm, anche su richiesta della difesa, il giudice potrebbe predisporre altre misure a garanzia dell’arrestato.