Femminicidio: Qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuarne la subordinazione e di annientarne l’identità attraverso l’assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte.
Questa è la definizione riportata sul vocabolario Oxford Languages di questo termine, oggi purtroppo troppo utilizzato nelle cronache nazionali.
È di questi giorno l’uccisione della ventunenne Giulia Cecchettin, rapita perché ha esercitato il suo diritto di scegliere, pugnalata e uccisa brutalmente perché aveva deciso di interrompere una relazione d’amore.
Le famiglie, la scuola e la politica non possono più permettersi di rimanere indifferenti di fronte a questo serio dramma sociale. Dobbiamo rompere il silenzio e denunciare ogni atto di violenza e di prevaricazione.
All’esame del Senato vi è un disegno di Legge di Fratelli d’Italia contro la violenza sulle donne, che prevede di imporre ai magistrati tempi più stringenti per l’adozione delle misure cautelari, l’arresto dell’artefice della violenza anche in “flagranza differita” tramite l’acquisizione di video e foto e il rafforzamento dello strumento dell’ammonimento e del braccialetto elettronico.
Ma se la politica si muove, altrettanto devono fare la scuola e le famiglie. Da docente di scuola secondaria superiore e da padre di due figlie, mi accorgo che a fronte di ragazze e donne sempre più forti, determinate e indipendenti, la società sta “crescendo” uomini insicuri, spaventati, bisognosi di un’affermazione che, quando non è sentimentale, diventa fisica.
Il rispetto delle donne deve diventare un percorso esperenziale nelle scuole, perché parlare di questo tema è educazione al rispetto e alla vita.
Il rispetto nei confronti delle donne è un valore fondamentale che deve essere trasmesso a tutti, uomini e donne, fin dalla più tenera età. È importante che i genitori insegnino ai propri figli a trattare le donne con dignità e a considerare la violenza di genere una forma di discriminazione intollerabile.
Tuttavia, è altrettanto importante che le donne siano consapevoli dei rischi che corrono e che adottino misure di autodifesa. In un mondo in cui la violenza di genere è ancora una realtà, è fondamentale che le donne sappiano come proteggersi.
Da padre, sono profondamente amareggiato nel sentire quotidianamente notizie di questo genere. È una mattanza, un vero e proprio scandalo che ci deve indignare e spingere ad agire affinché le mie, le nostre figlie, possano crescere e vivere libere da pregiudizi e violenze
Credo che ognuno di noi debba perseguire con impegno la costruzione di una società più equa e rispettosa delle donne, abbattendo i pregiudizi e demolendo il muro di silenzio e indifferenza che, ancora oggi, circonda e protegge queste realtà.
Ing. Vincenzo Lo Muto
Responsabile Provinciale del Dipartimento
Pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili di Fratelli D’Italia