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Caro voli in Sicilia. Antitrust verso l’archiviazione. Codacons: “Decisione gravissima”

Redazione 3

Caro voli in Sicilia. Antitrust verso l’archiviazione. Codacons: “Decisione gravissima”

Sab, 18/11/2023 - 20:28

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L’Antitrust avrebbe deciso di archiviare l’istruttoria sul caro-voli in Sicilia aperta a fine 2022 per mancanza di prove circa l’esistenza di un ‘cartello’ tra le compagnie aeree coinvolte nell’indagine, Ryanair, Wizz Air, easyJet e Ita Airways.

Lo apprende LaPresse da fonti vicine al dossier. L’indagine era stata aperta l’anno scorso in seguito alla denuncia presentata da parte del Codacons che segnalava un incremento dei biglietti aerei nelle tratte verso la Sicilia durante il periodo delle festivitià natalizie che, secondo l’associazione, erano dovute all’esistenza di un ‘accordo’ tra le compagnie a scapito dei consumatori. 

– “Se effettivamente l’indagine sarà archiviata, si tratterebbe di una decisione gravissima dell’Antitrust e di un danno per gli utenti del trasporto aereo”. Così il Codacons, commentando le voci secondo cui l’Antitrust avrebbe deciso di archiviare l’indagine sul caro-voli in Sicilia aperta a fine 2022 – a seguito di formale esposto del Codacons – a causa della mancanza di prove che attesterebbero il cartello messo in atto dalle compagnie aeree. Le tariffe dei voli per le isole “come dimostrato dai nostri dati, schizzano alle stelle durante le festività natalizie e in occasione delle partenze estive” e “l’incapacità di reperire le prove di un cartello anti-concorrenza non è una motivazione valida per archiviare una indagine così importante, soprattutto in considerazione del fatto che le prove di cui necessità l’Autorità sono sotto gli occhi di tutti”, sottolinea l’associazione, evidenziando “l’aumento contemporaneo dei prezzi dei biglietti aerei per gli aeroporti siciliani applicato dalle compagnie aeree che garantiscono i collegamenti con l’isola”.

E conclude: “Attendiamo ora di capire come procederà l’Antitrust anche sulla seconda indagine aperta su esposto Codacons, quella sugli algoritmi usati dagli operatori per definire le tariffe dei biglietti, nella speranza che anche in questo caso i consumatori non dovranno subire, oltre al danno, la beffa di una archiviazione per mancanza di prove”.