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Caritas e Unicredit insieme contro la povertà educativa. Caltanissetta tra le 5 Diocesi italiane per il progetto sperimentale

Redazione

Caritas e Unicredit insieme contro la povertà educativa. Caltanissetta tra le 5 Diocesi italiane per il progetto sperimentale

Gio, 23/11/2023 - 14:33

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CHa preso il via con un incontro nazionale tenutosi presso la sede di Caritas Italiana a Roma il progetto PEPE – “Promuovere Engagement di comunità contro la Povertà Educativa”, coordinato da Caritas Italiana e ha il sostegno di UniCredit. Una “opera segno”, sottolineano i promotori, per affrontare la povertà educativa in tutte le sue forme, il progetto PEPE intende contribuire a sviluppare sistemi territoriali di contrasto alla povertà minorile, che pongano al centro i giovani, in un’ottica di comunità educante e di welfare generativo. Un’attenzione specifica sarà dedicata ai NEET, ossia a quei giovani che non studiano, non lavorano né sono in formazione. La fase di sperimentale di avvio, della durata di 18 mesi, si articolerà in diverse iniziative in cinque diocesi italiane – al Sud Caltanissetta, al Centro Roma, nel Nord Italia Mantova, Pavia e Modena – con l’intento di sviluppare buone pratiche replicabili in tutto il Paese. Il progetto propone un modello di azione basato sull’incontro con ragazzi in situazioni di disagio non conclamato in un’ottica di prevenzione.

“Con questo progetto – sottolinea il Direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello – vogliamo pensare ragazzi e giovani come protagonisti della loro vita, aiutarli ad abitare la propria storia anche quando ciò può essere faticoso e a vivere i propri sogni. Per fare tutto questo è fondamentale che ci sia una comunità educante, che si assuma questa responsabilità. Per questo il progetto si declina in territori concreti, nei quali le cinque Caritas diocesane coinvolte sono chiamate a sviluppare di percorsi in base al proprio contesto, con l’impegno di Caritas Italiana di collegarli attraverso lo sviluppo di una comunità di pratiche e la scelta di linee di azione comuni: educativa di strada, coinvolgimento della comunità che educa, percorsi personalizzati”.