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Caltanissetta, sabato il Banco Alimentare davanti a tutti i supermercati della città: “Donare arricchisce anche chi offre”

Sabato 18 Novembre 2023, davanti a tutti e 18 supermercati della città di Caltanissetta e alcuni della Provincia, con addosso una pettorina con scritto “Banco Alimentare”, circa 300 volontari nisseni saranno pronti ad accogliere qualsiasi donazione di generi di prima necessità che sarà offerta dalle persone in transito.

Una giornata nella quale si invita alla solidarietà, all’altruismo e allo spirito di condivisione tra chi ha bisogno di generi alimentari per sfamarsi e chi ha le possibilità e la volontà di offrire un supporto.

“La giornata dedicata alla raccolta di alimenti davanti ai supermercati della città non riguarda solo le famiglie con difficoltà economiche. Interessa tutti e invita ciascuna persona a riflettere sul vero significato del concetto di bisogno e di necessità”. Raimondo Messina, responsabile da diversi anni del “Banco Alimentare” della Provincia di Caltanissetta insieme al suo vice Francesco Cottone, spiega così il vero significato della raccolta di viveri che, periodicamente, viene effettuata in tutte le città italiane.

“La colletta è un gesto educativo e civico perché ciascun individuo, nella propria vita, è affamato o è carente di qualcosa che non riguarda esclusivamente l’ambito alimentare ma abbraccia anche quello umano. Educarsi alla carità, protendere verso i bisogni e le necessità dell’altro, imparare ad ascoltare e capire come poter essere di supporto senza attendere che ci venga richiesto un intervento diretto. Un messaggio che passa anche attraverso la colletta del Banco Alimentare”. Il responsabile territoriale, inoltre, ha raccontato la sua lunga esperienza in questa realtà che si prende cura, attualmente, di circa 22-23 mila famiglie soltanto nella Provincia di Caltanissetta. “La colletta è un’esperienza di condivisione, di amicizia e di persone che si mettono al servizio degli altri. Ogni giorno si conoscono nuove persone e si scoprono storie bellissime, esperienze di vita di volontari, di donatori o di persone bisognose che continuano a vivere con coraggio e dignità. Questo legame crea amicizie che durano nel tempo e permettono di renderci individui migliori”.

Si tratta della più grande colletta alimentare presente in Italia che coinvolge milioni di persone invitandole a condividere le proprie “ricchezze” con chi non può permettersi nemmeno il lusso di mettere a tavola, per colazione, una tazza di latte per i figli o accudire il proprio neonato nutrendolo con omogeneizzati o cambiandogli il pannolino.

La principale richiesta riguarda i neonati poiché nella prima infanzia servono prodotti specifici tra cui, con maggiore priorità, latte in polvere, omogeneizzati e pannolini. Ma non bisogna dimenticarsi nemmeno di chi può nutrirsi con una varietà di ingredienti. Latte, olio, verdure o legumi in scatola, polpa o passata di pomodoro, tonno o carne in scatola, pasta e tutto ciò che ha una lunga conservazione e può essere riposto in uno scaffale di un magazzino o non ha bisogno di frigorifero. Anche se questa enorme raccolta viene recuperata e catalogata solo per un brevissimo periodo nei locali messi a disposizione dalla parrocchia San Marco. Dopo aver verificato la totalità della raccolta, infatti, i volontari rispondono alle richieste delle parrocchie che hanno aderito alla raccolta alimentare e procedono con lo smistamento.

Ad avere il contatto diretto con le famiglie, dunque, sono le singole parrocchie che, in via preventiva, hanno predisposto una lista di nuclei familiari bisognosi di supporto.

Per una più efficace organizzazione e garantire a chi ha veramente necessità di accedere a questa colletta ottenendo il maggior beneficio possibile, prima di essere inserititi nella lista bisogna presentare un ISEE (l’indicatore che quantifica la situazione economica reale) alla parrocchia del proprio territorio di appartenenza a prescindere dal proprio credo religioso.

Chi ha necessità, infatti, può andare nella parrocchia più vicina alla propria abitazione e informarsi sulle modalità di iscrizione.

L’aiuto altruistico e globale riguarda le reali necessità alimentari e capacità di sussistenza economica e non indaga sulla fede religiosa o l’eventuale condizione di altruismo. Si tratta, semplicemente, di un amore verso il prossimo che tende la propria mano. Una mano vuota che va riempita senza nemmeno alzare lo sguardo e guardarne il volto. Perché, per i volontari del Banco Alimentare, chi ha bisogno va aiutato senza essere giudicato.

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